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Stagione 2020/2021: come sarà la Juventus del futuro?

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Sarà un’estate fondamentale quella che attende la dirigenza della Juventus. Il presidente Agnelli, il ds Paratici e Maurizio Sarri saranno impegnati a migliorare una rosa già di altissimo livello per inseguire un sogno che si chiama “triplete”. Ma la vera domanda, con una squadra non più così giovane, è una: serve una rivoluzione o sarà sufficiente continuare a puntare su innesti mirati come nelle ultime sessioni?

Il primo interrogativo, forse quello più importante per programmare il mercato, è legato alla panchina: sarà ancora Maurizio Sarri l’allenatore della Juventus nella prossima stagione? Al momento i segnali sono tutti positivi anche se il tecnico sembra aver chiesto una maggiore potere decisionale in sede di trattative e individuazione dei profili adatti alla sua idea di gioco. Nella remota eventualità che si dovesse arrivare a una inattesa spaccatura Paratici prenderà contatti con uno tra Zinédine Zidane e Pep Guardiola, ritenuti gli unici tecnici in grado di far fare un ulteriore salto di qualità al progetto.

Indipendentemente da chi siederà sulla panchina degli otto volte Campioni d’Italia l’obiettivo resterà lo stesso. Quello di costruire una squadra in grado di competere per la Champions League e di rientrare nel novero delle favorite di operatori esperti di calcio internazionale come Skybet.

Decisa la guida tecnica e confermati gli obiettivi, sarà il momento di intervenire in difesa, forse il reparto che al momento necessita di minori innesti. In porta il nodo principale da sciogliere è legato alla permanenza di Gigi Buffon. Il portiere con più presenze nella storia della Serie A ha firmato per un solo anno dopo la parentesi PSG ma ha avuto carta bianca dalla società per decidere come e per quanto continuare l’esperienza in bianconero. Il titolare tra i pali sarà dunque ancora Wojciech Szczesny, fresco di prolungamento del contratto fino al 2024 e felice per il sostanzioso ritocco dell’ingaggio.

Al centro del reparto arretrato le certezze sono tre Matthijs De Ligt, Leonardo Bonucci e Merih Demiral che prima del grave infortunio al ginocchio che l’ha messo ko per la stagione era riuscito a risalire le gerarchie di Sarri e a prendersi la maglia di titolare in molte occasioni. Per Giorgio Chiellini, invece, vale la “regola Buffon”. Sarà lui a decidere se, per quanto tempo e con quale ruolo, rimanere il capitano della Vecchia Signora. La sua decisione influirà sul destino di altri due giocatori, ovvero Cristian Romero e Daniele Rugani. Se decidesse di lasciare, il primo verrà richiamato dal prestito al Genoa mentre il secondo potrebbe rimanere come elemento di buona affidabilità partendo dalla panchina. Il grosso degli investimenti sarà però effettuato nella zona dei terzini dove il preferito di Sarri resta Emerson Palmieri, pronto a tornare in Italia per aumentare le sue chance di convocazione in vista di Euro 2021. In caso di arrivo dell’italo-brasiliano, date per certe le conferme di Danilo e Alex Sandro, potrebbe essere De Sciglio a fare i bagagli.

Per il centrocampo gli obiettivi individuati sono tre, e tutti di altissimo livello. Il primo è ovviamente Paul Pogba, che accetterebbe volentieri il ritorno nella squadra che l’ha lanciato ma che deve convincere il Manchester United a lasciarlo partire. Il secondo è Sandro Tonali, regista rivelazione di questo campionato. Costa 40 milioni ed è già finito nel mirino di Inter, Milan, Atletico Madrid e Borussia Dortmund. Molto intrigante, infine, la pista che porta a Aouar, centrocampista classe ’98, che sta facendo benissimo con la maglia del Lione. Se non dovesse arrivare nessuno dei tre si punterà a rivitalizzare i deludenti Rabiot (anche se su di lui sembra forte l’interesse del Chelsea) e Ramsey, magari con gli innesti di Bryan Cristante o Manuel Locatelli, due giovani azzurri molto apprezzati a Torino e che potrebbero crescere ancora sotto la guida di Sarri. In più c’è da valutare l’impatto del nuovo arrivato Kulusevski: se riuscisse a non subire il passaggio a una big e a reggere la pressione potrebbe diventare in poche stagioni uno dei top player mondiali.

In attacco sono sicuri di rimanere Cristiano Ronaldo e Dybala mentre con ogni probabilità andrà cercato un sostituto per Higuain, ormai vicino alla chiusura del rapporto con i bianconeri. E i due profili individuati sono di livello internazionale: Mauro Icardi e Arek Milik. Che il primo sia da anni un pallino della società è cosa nota. Per farlo arrivare in bianconero, però, andrà intavolata una difficile trattativa con l’Inter, non certo il cliente più “facile” in questo periodo. Il secondo è invece un pretoriano di Sarri che lo riaccoglierebbe volentieri anche a Torino.

Sulla lista di Paratici ci sono altri due nomi, e sono di quelli che fanno sognare i tifosi: Harry Kane e Kylian Mbappe. Il centravanti inglese ha dichiarato più volte di voler tentare un’esperienza lontano dal Tottenham ma la lista delle pretendenti è già lunghissima. Il francese, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe ai ferri corti con la dirigenza del PSG e rischia di finire fuori rosa come successe a Rabiot. In più ha espresso parole al miele per Cristiano Ronaldo (“è sempre stato il mio idolo”) in una recente intervista. Che ci sia lo spazio per intavolare una trattativa che avrebbe del clamoroso?

Molto caldo anche il fronte esterni dove Sarri avrebbe chiesto altri due acquisti a Paratici e Nedved. La lista dei desideri del tecnico è in questo caso molto lunga e comprende profili internazionali come Ferran Torres del Valencia (seguito anche da Borussia Dortmund e Real Madrid), Sancho del Dortmund e Gnabry del Bayern Monaco e stelle della nostra Serie A come Federico Chiesa (attenzione alle offerte di Inter e Bayern Monaco) e Riccardo Orsolini. Destinati quasi sicuramente a partire Federico Bernardeschi e Douglas Costa. Il primo non ha mai pienamente convinto con Sarri e potrebbe tornare nel mirino di un Milan sempre a caccia di giovani talenti per rilanciare la squadra. Il secondo è molto apprezzato dal tecnico ma è costantemente alle prese con guai fisici. Un problema che potrebbe convincere la dirigenza a inserirlo come contropartita di alto livello in una delle trattative per arrivare a un big.

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