Cronaca

Pericolosi, in Piemonte 500 ventilatori per Covid da buttare

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“Hardware e software che di fatto ne rendono improponibile l’utilizzo in pazienti con insufficienza respiratoria”. E’ il caso dei circa 500 ventilatori polmonari (484 per l’esattezza) inviati alla regione Piemonte nella prima fase dell’emergenza Covid.
Le macchina, da allora, stazionano nei magazzini delle Asl,

In poche parole i ventilatori, di fatto inutilizzabili, ritardano l’apertura della valvola inspiratoria.

“Ennesima prova del disastro firmato Arcuri ai danni degli italiani durante le prime fasi della pandemia – dicono i deputati piemontesi della Lega e componenti della commissione Affari sociali, Laura Boldi (vice presidente) e Paolo Tiramani”.

Un dossier consegnato al generale Figliuolo, continuano, “svela che circa 500 ventilatori polmonari inviati in Piemonte sono pericolosi e da buttare. Caratteristiche hardware e software sono tali da renderne improponibile l’utilizzo in caso di insufficienza respiratoria. Un vero e proprio scandalo, soldi dei contribuenti al vento per strumenti definiti pericolosi. L’ennesima prova che Arcuri si è dimostrato un commissario non all’altezza dell’emergenza Covid. La sua rimozione, seppur tardiva, è stato un bene per il Paese”.

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