Cittadini

Fondazione Paideia e sindaco Lo Russo inaugurano Tutti in Sella! il parco di bici accessibili

Pubblicato

il

Nasce Tutti in sella!, il bike sharing gratuito di Fondazione Paideia, un parco di biciclette accessibili che offre alle famiglie con bambini con disabilità i mezzi di due ruote e per le due ruote adatti alle diverse esigenze e specificità.

Grazie a un’attività di raccolta fondi sono state acquistate le prime biciclette speciali, che da oggi al Centro Paideia sono a disposizione di tutte le famiglie che vorranno divertirsi con giri in bici sulla bellissima pista ciclabile lungo il Po e in città.

Il parco di bici speciali offre ai bambini con disabilità e alle loro famiglie momenti di svago, socializzazione e benessere: occasioni che, anche in presenza di gravi difficoltà, possono rivelarsi un supporto fondamentale in primis per i bambini, ma anche per i loro genitori, fratelli e sorelle, dichiara il segretario generale di Fondazione Paideia Fabrizio Serra.

Permettere a tutte e tutti di praticare attività sportiva in modo inclusivo, vivere i parchi cittadini è – da oggi – un altro straordinario merito di questa realtà sociale. Consentire a tutti di fare un percorso di consapevolezza e impadronirsi sempre più della propria vita al di là della disabilità. E in questo percorso ci sta pure un giro in bicicletta. Vogliamo che la disabilità esca di casa e si incontri con la società e i bambini escano a giocare con gli altri, senza sentirsi esclusi ma perfettamente inclusi. Un percorso che rende migliori tutti, ci aiuta a esprimere il meglio di noi. Ha dichiarato il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo intervenendo al Centro Paideia alla presentazione di Tutti in Sella!

Il sindaco di Torino Lo Russo ha dichiarato:

L’idea iniziale era semplice, ma realizzarla ha richiesto grande impegno e ricerca.
Permettere a tutte e tutti di praticare attività sportiva in modo inclusivo, vivere i parchi cittadini è – da oggi – un altro straordinario merito di questa realtà sociale. Realizzarlo non è stato facile, me lo avete raccontato, ma con motivazione e passione avete raggiunto un altro bel traguardo.
Le attività stanno andando avanti alla grande, mi rendo conto che non c’è niente di più emozionante che consentire a tutti di fare un percorso di consapevolezza e impadronirsi sempre più della propria vita al di là della disabilità. E in questo percorso ci sta pure un giro in bicicletta.
Praticare sport è il modo migliore per fare inclusione. Vogliamo che la disabilità esca di casa e si incontri con la società e i bambini escano a giocare con gli altri, senza sentirsi esclusi ma perfettamente inclusi. Un percorso che rende migliori tutti, ci aiuta a esprimere il meglio di noi.
Exit mobile version