Cronaca

Ergastolo alla guardia giurata che uccise la ex con 5 colpi di pistola. Il giudice: “vera e propria esecuzione”

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Massimo Bianco fu condannato all’ergastolo lo scorso 24 febbraio dalla Corte d’Assise di Torino presieduta dal giudice Alessandra Salvadori, che aumentò la pena rispetto ai 30 anni richiesti dal pm Francesca Traverso. Il 7 maggio 2021 la guardia giurata uccise con 5 colpi di pistola la ex moglie, Angela Dargenio, sul pianerottolo di casa in corso Novara 87 a Torino. Le motivazioni della sentenza sono state rivelate oggi: “La sequenza degli spari esplosi è in sostanza qualificabile come una vera e propria esecuzione”.

Per il giudice Bianco agì “con freddezza e concludendo la propria azione con la spietata esecuzione della ex moglie colpendola al capo”, riferendosi all’ultimo colpo dopo averla già gravemente ferita all’addome e al torace per essere sicuro di non lasciarle possibilità di salvezza.

“Proprio l’esplosione del proiettile indirizzato alla testa della Dargenio, offre la chiave di lettura più univoca rispetto all’interpretazione delle intenzioni del Bianco – si legge nelle motivazioni – La circostanza che tale colpo sia stato sparato quando la donna si trovava distesa a terra porta a ritenere che con il proiettile indirizzato al capo di Dargenio Angela il Bianco abbia voluto assicurarsi il decesso della donna che, a quel punto, non poteva che essere già agonizzante viste le massive lesioni in precedenza causate alla zona toracica ed agli organi interni, eliminando in radice ogni possibilità di sopravvivenza della vittima”.

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