Cultura

Identità, arte africana ed emancipazione: a febbraio torna il Black History Month Torino

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Dal 1 al 28 febbraio a Torino e provincia tornano gli appuntamenti del Black History Month, per approfondire le dimensioni multiculturali della società di oggi e potenziare le politiche rivolte alle minoranze etniche.
Durante la seconda edizione si parlerà in primo luogo di identità, tema declinato attraverso una rilettura del passato colonialista, rapportandolo alle sue eredità nel mondo di oggi (il razzismo, l’esclusione sociale e lo sfruttamento lavorativo). Al centro delle iniziative culturali anche l’arte africana, frutto dell’incontro di culture e sensibilità differenti, che ha tanto da donare alle forme d’arte europee, ma che fino ad oggi è stata ignorata. Dalla cura del corpo e dei capelli alla scrittura, passando per la moda: interverranno su questi temi artisti e artiste di tutto il territorio africano.

Ultimo macro-argomento del BHM è l’emancipazione. La presa di coscienza e di libertà, specialmente delle donne, è uno dei perni fondamentali per diverse conquiste della cultura africana. Interverranno a tal proposito le testimoni dirette della diaspora femminile, la cui storia si intreccia con il territorio piemontese in generale e torinese in particolare.

A condire ogni intervento sarà una riflessione sulle parole: quali termini utilizzare per definire le storie, le vite, le culture? Che connotazione portano quando vengono utilizzate?

Aprirà il mese di incontri la proiezione del film “Atlantique” di Mati Diop, mercoledì 1 febbraio alle 20,30 presso il cinema Massimo (sala 3). A seguire ci sarà il confronto con Deka Mohamed Osman, visual storyteller, Grazia Paganelli, Responsabile area Cinema del Museo Nazionale del Cinema, Karim Metref, autore e giornalista, Cecilia Pennacini, professoressa di Antropologia Culturale. Condurrà il dibattito Davide Demichelis, giornalista Rai.

Il 2 febbraio alle 12 presso il Museo di Palazzo Madama si inaugurerà la mostra “Congo-Italia” in collaborazione con il dipartimento di Culture, Politica, Società e il Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino. Alle 19 invece presso la libreria Trebisonda si presenterà il libro “l’ultima nomade” di Shugri Said Salh, che dialogherà con Suad Omar.

Il 3 febbraio alle 10 presso Palazzo Madama (sala 1) ci sarà il workshop “Suoni Africa – strumenti a percussione tradizionali”, condotto da Tatè Nsongan, fondatore del gruppo Mau Mau e Samba Mbaye. In contemporanea, nello stesso luogo ma nella sala 2 il workshop linguistico “il somalo e l’italiano, una fusione di lingue”, condotto da Suad Omar, formatrice ed esperta di letteratura somala.

Alle 16 il convegno “Radici ed eredità coloniale”, sempre presso Palazzo Madama. Interverranno Cecilia Pennacini, professoressa di Unito in Antropologia Culturale, Lunanga Lukenge, attivista e mediatrice culturale, Bridget Ohabuch, mediatrice culturale, giornalista, attivista collettivo Afrofemminista, Priscila Cardoso, attivista, Valentina Fusari, ricercatrice in Storia dell’Africa Università di Torino. Condurrà il dibattito Davide Demichelis, giornalista Rai.

Il 4 febbraio alle 16, sempre a Palazzo Madama, il convegno “L’Italia che cambia: rappresentanza e istituzioni, quale ruolo per le diaspore?”. Parteciperanno, tra gli/le altri/e Rahel Sereke, consigliera e vicepresidente del Consiglio del Municipio 3 di Milano; Antonella Bundu, consigliera comunale Firenze, Vicepresidente della commissione Pari opportunità, immigrazione, pace, diritti umani e relazioni internazionali e Capogruppo SPC. Condurrà Suad Omar, dell’associazione ADASS.

Il 10 febbraio alle 19 ci si sposterà a Pino Torinese per il convegno “Cooperazione internazionale, obiettivi in evoluzione”. Parteciperanno Suad Omar; Stefano Barbieri e Andrea Pellegrini, fotografi – Marco Pollarolo, antropologo e operatore MAMRE; Marco Inglessis, presidente Energia per i Diritti Umani onlus; Adel Karoui, dell’associazione Albideya. Condurrà Davide Demichelis.

Il 12 febbraio dalle 10 alle 13 presso la Casa del Quartiere San Salvario il laboratorio aperto alla cittadinanza “Cos’è la violenza? Costruire soggettività nonviolente insieme”. Condurrà Dawit Borio, Arte Migrante Torino.

Per tutti gli altri appuntamenti della rassegna visitare il sito www.blackhistorymonthtorino.it; per informazioni: blackhistorymonthto@gmail.com.

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