Alessandria

Slitta ancora l’apertura delle Terme di Acqui, Cirio: inaccettabile

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Per lo slittamento dell’apertura delle Terme di Acqui da maggio a settembre 2023, il presidente della regione, Alberto Cirio ha convocato una riunione urgente per lunedì.

“E’ una decisone inaccettabile. Le regole sono chiare e le Terme devono riaprire nei termini e nei tempi stabiliti. Sono in ballo tanti posti di lavoro e l’attrattività turistica dell’intero territorio. Gli ostacoli si superano se c’è la volontà: Regione e Comune questa volontà l’hanno dimostrata nei fatti. Ora anche la società delle terme deve fare la sua parte. Noi ci siamo per aiutarli, ma serve uno sforzo comune”. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, commenta così la notizia dello slittamento da maggio a settembre della prevista riapertura delle Terme di Acqui.

D’accordo con il sindaco Danilo Rapetti, il presidente Cirio ha convocato un incontro urgente con la società lunedì 20 marzo alle 18.30 in Piazza Levi 11 nella Maggior Sala del Palazzo Comunale di Acqui Terme.

“È un colpo che non si aspettava nessuno, quasi a sangue freddo. Rischiamo di buttare una stagione, con gli albergatori che si erano preparati per la riapertura. Non si cambiano le carte in tavola così mettendo a repentaglio posti di lavoro e programmazione turistica. Anche l’indotto subirà un altro trauma se la proprietà non tornerà sui suoi passi rispettando quanto concordato e cioè l’apertura a maggio. In questo modo si è tradita l’intera comunità piemontese, oltre a quella di Acqui”. Così l’assessore al turismo e al commercio della regione Piemonte Vittoria Poggio.

“Apprendo con dispiacere di una decisione presa dalla proprietà delle Terme, rimandare l’apertura prevista per maggio – ha aggiunto l’assessore Marco Protopapa – in un momento dove le evoluzioni in corso in materia legislativa erano rivolte a creare future prospettive sicuramente di certezze e di ripresa del comparto. Quanto deciso porterà a dover fare importanti riflessioni e prendere anche decisioni mirate a difendere e tutelare l’immagine della città di Acqui Terme”

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