Cronaca

No Tav, di nuovo i sigilli al presidio di San Didero: denunciati un centinaio di attivisti

Un centinaio di attivisti sono stati denunciati per danneggiamento e rimozione dei sigilli

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SAN DIDERO – La Digos della Questura di Torino, nelle prime ore di questa mattina, ha messo nuovamente i sigilli al presidio No Tav di San Didero, in Val di Susa. Gli inquirenti hanno sequestrato l’area in quanto considerata base logistica e operativa per azioni violente.

Come si legge nel decreto di sequestro, i presidi erano “sistematicamente utilizzati per commettere reati. Senza queste strutture, difficilmente i manifestanti avrebbero potuto travisarsi e agire in modo repentino, sottraendosi alla loro identificazione al termine delle rappresaglie”.

Proprio nella notte un gruppo di attivisti No tav si è ritrovato per protestare dopo il sequestro. I manifestanti hanno rimosso le reti e i sigilli e battuto contro i cancelli del cantiere sorvegliato. La polizia ha lanciato un paio di fumogeni di avvertimento.

La Digos ha anche denunciato alla procura di Torino un centinaio di attivisti per danneggiamento e rimozione dei sigilli. Per questo reato è prevista una pena fino ai tre anni di reclusione.

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