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Allarme Cgil: in Piemonte 1000 lavoratori precari della sanità a rischio

Redazione Quotidiano Piemontese

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Oltre mille lavoratori precari perderanno il posto di lavoro: è questo il drammatico rischio che i piemontesi corrono nelle prossime settimane. Un rischio per i lavoratori stessi, ma anche per gli altri cittadini e i servizi che dovrebbero ricevere dal sistema sanitario.Secondo la Cgil-Funzione Pubblica piemontese “questo sarà l’effetto della delibera regionale, approvata il 28 gennaio senza alcun confronto preventivo con le organizzazioni sindacali, che taglia 100 milioni di euro per l’anno 2011, riducendo ancora di più le risorse destinate alla sanità piemontese, dopo aver sottoscritto con il Governo a luglio 2010 un piano di rientro di 50 milioni annui per i prossimi quattro anni”.

Il sindacato entra nel dettaglio: “La delibera prevede da subito la riduzione della spesa per il personale del 2%, con una nuova ulteriore restrizione a giugno, che provocherà la perdita di mille posti di lavoro precario. Già di intravvedono i primi segnali con la mancata conferma di 40 lavoratori all’Asl 1. Tutto ciò mentre le condizioni di lavoro nei territori e nei  presidi ospedalieri diventano sempre più pesanti: si saltano i riposi, si chiedono turni di 12 ore, lo straordinario è usato nella normale programmazione, il numero degli operatori socio-sanitari e degli infermieri che si ammalano a causa dei carichi di lavoro eccessivi diventa sempre più elevato”.

Per protestare contro queste scelte l’Fp-Cgil Torino e Piemonte organizza venerdì 11 presidi davanti alle aziende sanitarie e martedì 15 davanti al Consiglio Regionale.

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