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Cultura

150° a Cuneo mostra sul rapporto Italia-Europa

Redazione Quotidiano Piemontese

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Risorgimento e non solo. Per celebrare i 150 anni dell’Unità nazionale a Cuneo è stata allestita una mostra, in tre spazi espositivi Largo Audiffredi, Palazzo Samone (via A. Rossi 4) e Museo Civico (via Santa Maria 10), promossa dalla Città di Cuneo, con il sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Cuneo e in collaborazione con enti ed istituti di ricerca del Piemonte, che si occupano della storia italiana in prospettiva europea sui temi del lavoro e della pace.

Unire è impresa ben più nobile che dividere. Ma anche più difficile e lenta nel tempo, specie quando in gioco vi sono egoismi, sovranità e la “vista corta” di chi ci governa, in Italia come in Europa. A farne le spese sono da sempre la pace e le condizioni di chi lavora, che lo faccia sulla propria terra o arrivando da lontano. È questo l’intreccio che la mostra ItaliaEuropa, non a caso titolo scritto in una parola sola, cerca di raccontare nella convinzione che i due processi di unificazione per molti aspetti si assomigliano e, soprattutto, nella speranza che il destino dell’unificazione italiana trovi un giorno il suo compimento nell’Unione europea.

La mostra  narra di due storie difficili, da molti osteggiate, se non talvolta spinte all’indietro, difficile dire se per ingenua nostalgia o per ottusi disegni volti a ricostruire pericolose “piccole patrie”, che non annunciano un futuro di pace e di civile convivenza. E futuro è il filo che sottende queste travagliate memorie di violenze, guerre, discriminazioni, di diritti calpestati e di innocenti mandati al massacro. Speranza è la cifra essenziale di questa mostra, una speranza tenuta viva nonostante l’enormità del male che ha segnato il Novecento, spegnendo gli entusiasmi incerti di quel 1861, quando l’Italia cominciò il suo cammino verso l’unità, oggi ancora da compiere appieno. Poco meno di cent’anni dopo, nel 1950, all’indomani della tragedia della Seconda guerra mondiale, al processo in corso dell’unificazione italiana si è venuta ad affiancare l’avventura dell’unificazione europea: una scommessa ardita tra Paesi da sempre in guerra tra di loro, cominciando con i sei Paesi fondatori ? e tra essi l’Italia ? crescendo negli anni fino ai Ventisette di oggi, con altri che ancora vorrebbero associarsi. Difficile dire quale delle due imprese fosse più impervia: se l’unità di un’Italia da sempre divisa o quella di un’Europa reduce da secoli di guerre fratricide.

Molto contò allora la memoria di chi negli occhi aveva ancora i campi di battaglia e la saggezza di governanti di grande statura, quali oggi è difficile trovare. Per questo la mostra fa leva sulla memoria, mettendo a fuoco passaggi essenziali della nostra storia come, in particolare, il Risorgimento e la Resistenza, ricordando i grandi personaggi che seppero guardare lontano e la nostra gente che, giorno dopo giorno, lottò per un mondo migliore. Scorrono così temi portanti della nostra storia: dalle azioni nonviolente alla cultura della pace, dalle trasformazioni economiche di una provincia rurale verso uno sviluppo in buona parte ancora da inventare, da condizioni di lavoro con pochi diritti a lotte ancora troppo solitarie e frammentate, dalla stagione dolorosa della nostra emigrazione a quella di un’immigrazione, da noi ancora poco accolta e rispettata.

Sono questi alcuni dei nodi essenziali da sciogliere per diventare italiani ed europei, l’una cosa non disgiunta dall’altra come stabilisce, senza ambiguità, l’articolo 11 della nostra Costituzione, per la definizione del quale dettero il meglio di sé i Padri Costituenti e, tra essi, il nostro Luigi Einaudi. Anche con loro, come con Galimberti che sognava una “Costituzione per l’Europa”, abbiamo contratto un impegno: quello di una memoria da consegnare alle nuove generazioni, perché portino a compimento quello che i “nostri vecchi” hanno avviato e fatto crescere con tanti sacrifici, anche quello della vita.

La mostra sarà allestita dal 19 marzo al 29 maggio presso 3 spazi: Largo Audiffredi, Palazzo Samone (via A. Rossi 4) e Museo Civico (via Santa Maria 10)
Apertura e orari: martedì e mercoledì 10-13, venerdì, sabato e domenica 16-19
ingresso libero
info: Ufficio Turistico (Via Roma n. 28) Tel. 0171.693.258 turismoacuneo@comune.cuneo.it

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