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Politica

Ghigo: “Terzo Polo vergogna”. Goffi: “Non avete il monopolio dei Coppola”. Fassino-Verdi, pace

Redazione Quotidiano Piemontese

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Volano stracci tra gli ex alleati di centrodestra, dopo la presentazione delle 45 (!!!) liste per le comunali di Torino. Mentre ci sono stati già due esposti per ipotetiche scorrettezze (https://www.quotidianopiemontese.it/2011/04/16/45-liste-per-il-comune-di-torino-quando-la-realta-supera-la-fantasia/), Pdl (Ghigo) e Terzo Polo (Goffi, Udc) si scambiano effusioni…

Il coordinatore del Pdl: “Sono allibito per le bassezze a cui ricorre il cosiddetto Terzo Polo, pur di strappare qualche voto in più, per un bottino elettorale che si annuncia decisamente magro rispetto alle loro aspettative”. Il riferimento è a una lista a sostegno del candidato del Nuovo Polo, Alberto Musy che porta lo stesso cognome del candidato sindaco del centrodestra, Michele Coppola.

“Se questa è la supposta novità che la coalizione guidata dall’Udc (ma ci sono anche gli ex amici di Fli, neppure degni di una citazione…, ndr) intende introdurre nella vita politica, dovremo aspettarci di tutto. Finora il trucchetto delle liste con il nome taroccato era prerogativa di personaggi di scarsissimo peso elettorale, che i cittadini hanno giustamente penalizzato alle urne. Con questa decisione il Terzo Polo fa davvero un salto di qualità, ma verso l’imbarbarimento della battaglia politica. Voglio sperare che già nelle prossime ore ci sia un sussulto di dignità. In ogni caso, tuteleremo in ogni sede le nostre ragioni, per evitare che anche solo un elettore possa essere tratto in inganno da questi mezzucci” tuona Ghigo che con estrema ‘eleganza’ conclude: “Vietti (vicepresidente del Csm, ndr) è stato eletto anche con i nostri voti, sono certo che non sia d’accordo e faccia ritirare questa lista”. Cosa abbia a che fare l’elezione di uno al Csm con la composizione delle liste per le comunali a Torino è francamente misterioso (o no…).

Ironico e affilato Alberto Goffi, coordinatore regionale Udc: “Nessuno può pensare di avere il monopolio esclusivo e unico del proprio cognome in competizioni politiche come questa (viene da chiedersi: in altre sì?, ndr). Preciso al Pdl che Mina Coppola ha formato una propria lista di 40 candidati molto prima che si risolvessero le litigiosità tutte interne al centrodestra per l’individuazione del loro candidato a sindaco. Mina Coppola, inoltre, è appassionata e da tempo si occupa di politica. Al suo fianco sono scese in campo persone autorevoli e non può essere attribuita a lei alcuna colpa se il cognome ‘Coppola’ è molto diffuso a Torino. Consiglio al Pdl di preoccuparsi piuttosto delle questioni giudiziarie ancora aperte legate alle elezioni regionali del marzo 2010”. Riferimento chiaro (e scontato) ai ricorsi in discussione in tribunale, soprattutto per ipotesi di firme false, non solo in Piemonte. Ma quelli, ovviamente, sono dettagli…

FASSINO E I VERDI, PACE FATTA. “Come è noto i Verdi a Torino sono rappresentanti da più raggruppamenti politici – spiega il candidato sindaco del Pd – Io ho auspicato e lavorato per verificare se fosse possibile un’unica lista che fosse rappresentativa di tutte le varie articolazioni. All’inizio è sembrato che si potesse arrivare a questo obiettivo, poi invece è risultato che non sono maturate le condizioni e ne abbiamo dovuto prendere atto. Il raggruppamento verde che storicamente si è sempre collocato nel centrosinistra mi sostiene e fa parte della coalizione. L’altro raggruppamento ha in ogni caso confermato di apprezzare la mia candidatura di voler dar corso ad una collaborazione politica nuova e autonoma rispetto al centrodestra in cui era collocato finora e io penso che bisogna continuare a lavorare per riunificare il mondo ecologista e ambientalista torinese”.

Più concretamente, proteste della base e la minaccia – molto concreta, ci sono stati diversi contatti nei giorni scorsi – di andare con altri candidati sindaco, da parte dei verdi ‘storicamente’ a sinistra, hanno ottenuto il loro effetto.

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