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Il popolo dei referendum si mobilita in rete: per acqua pubblica e contro il legittimo impedimento

Redazione Quotidiano Piemontese

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La rete si mobilita e di qui parte il passaparola e l’allarme contro il tentativo di affossare i quesiti, dopo la cancellazione (meglio, rinvio…) del progetto nucleare italiano. “Che l’obiettivo del Governo fosse quello di affossare il referendum del 12 e 13 giugno tentando in tutti i modi di non far raggiungere il quorum lo si era già capito da tempo – spiega Mariangela Rosolen, referente regionale del Comitato referendario ‘2 Si per l’Acqua Bene Comune’ – La prima mossa è stata il mancato accorpamento con le elezioni amministrative (che ha evitato un risparmio di circa 300milioni di euro n.d.r) ed ora questa decisione di rinviare la decisione sul nucleare”.

Non sembrano stupiti quindi della scelta del Governo i vari comitati referendari. Era nell’aria un colpo di coda per minare il raggiungimento del quorum che, a sentire opinionisti e sondaggisti, era – stando alle rilevazioni degli ultimi giorni – davvero molto probabile. E lo era per due motivi principali: il grande impegno profuso dai comitati nel lavoro di informazione (sono state quasi un milione e mezzo le firme raccolte per l’acqua pubblica, mai un referendum aveva ottenuto così tante adesioni) e l’importanza dei quesiti posti.

In primis quello messo a rischio dalla decisione del Governo e cioè quello che chiede l’abrogazione di una serie di norme che prevedono la realizzazioni di centrali nucleari sul territorio italiano. “Innanzitutto bisogna verificare se il terzo quesito (quello sul nucleare) possa davvero essere eliminato dopo l’emendamento del Governo – spiega Nanni Salvio, presidente del Centro Studi Sereno Regis che fa parte del Comitato Antinucleare piemontese – Ci sono dei costituzionalisti al lavoro che verificheranno il tutto. D’altronde il referendum, nel caso vincessero i sì, avrebbe una validità di cinque anni mentre la decisione del Governo è transitoria e mira solamente a indebolire il fronte referendario”.

Quello che lascia più perplesso Nanni Salvio non è tanto la scelta in sé del Governo quanto piuttosto “il fatto che chi ci governa passi da un giorno all’altro da un’accettazione piena del piano nucleare ad una dismissione dello stesso. Questo è sintomatico della scarsa conoscenza della materia e dell’assoluta inattendibilità di questo Governo”.

Se quindi sul quesito ‘antinucleare’ incombe la possibilità di una cancellazione, rimangono tuttavia in piedi gli altri tre, non meno importanti.

Di quello che chiede l’abrogazione del legittimo impedimento ( il quarto quesito) per il Presidente del Consiglio e per i ministri si sa già quasi tutto. Portato avanti con forza dall’Italia dei Valori e dal Popolo Viola, è forse il vero obiettivo di questa lotta senza quartiere intrapresa dalla macchina governativa per non far raggiungere il quorum. Molto meno conosciuti, e spesso ignorati dai grandi media, sono invece i quesiti che hanno come argomento la difesa dell’acqua pubblica. Il primo chiede l’abrogazione delle leggi che impongono ai comuni di vendere gli acquedotti ai privati, dei quali almeno il 40% entro il 31 dicembre 2011, il secondo mira invece ad abrogare una norma già oggi vigente che impone di pagare il 7% della bolletta ai gestori dell’acquedotto.

“L’acqua è un bene pubblico e come tale deve rimanere – continua Mariangela Rosolen – E’ un servizio che le amministrazioni devono garantire ai cittadini, non deve diventare una fonte di profitto”. I referendari hanno organizzato per le prossime settimane una serie di iniziative per informare ancora di più i cittadini, molti infatti non sanno neanche dell’esistenza i questo referendum, e per invitarli a votare Si. Banchetti, volantinaggi e cene di autofinanziamento come quella in programma il 29 aprile al circolo ‘De Amicis’ di corso Casale saranno gli ultimi sforzi prima dell’appuntamento del 12-13 giugno.

Intanto, come dicevamo, su internet stanno nascendo già pagine che forniscono informazione e invitano ad andare a votare comunque, nonostante la possibile eliminazione del quesito “antinucleare” in modo tale da riuscire a raggiungere il quorum:

https://www.facebook.com/event.php?eid=204125829622081&notif_t=event_invite

Per avere ulteriori informazioni sul referendum del 12 e 13 giugno ecco alcuni link:

http://www.acquapubblicatorino.org

http://www.sireferendum2011.it/

http://www.serenoregis.org/

http://nonukepiemonte.blogspot.com/

Articolo di Tomaso Clavarino

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