Ambiente
A caccia di balene nell’astigiano. Le meraviglie della preistoria a ‘Verdeterra’
Agli eccezionali ritrovamenti di Asti, Chiusano e Vigliano è dedicata la conversazione che, giovedì 2 giugno, aprirà l’ottava edizione di Verdeterra. “Di fiume e di mare”, è il titolo della rassegna ideata dall’associazione culturale Comunica che, vede quest’anno in veste di partner, i Comuni di Asti, Chiusano, Isola, Vigliano, l’Ente Parchi Astigiani, la Cooperativa La Pervinca, la Fondazione Eugenio Guglielminetti e la Fondazione Casa di Risparmio di Asti.
L’appuntamento di giovedì 2 giugno è dedicato a “Scopritori di balene e delfini in terra astigiana”: l’incontro si terrà, alle 18.30 con ingresso libero, al centro sportivo Conti di Vigliano, in via Boglietto. Un luogo non casuale: in questi spazi, infatti, nel 2009 la Pro Loco ha allestito la copia fedele dello scheletro della balena fossile, lunga otto metri e poi denominata Viglianottera, ritrovata nel 1959 in frazione Valmontasca. Una scoperta inaspettata: i resti del cetaceo, praticamente ancora intatto, furono rinvenuti durante le operazioni di scavo per la posa di una condotta dell’acqua, affiorando a poco più di un metro dal piano di calpestio.
Il ricordo di quella scoperta speciale è ancora ben presente in Beppe Maschio, assessore comunale, che all’epoca aveva 11 anni. Per lui e i suoi compagni, già solo lo scavo dell’acquedotto rappresentava una curiosità da seguire attentamente, ancor di più il riemergere di una balena.
Maschio racconterà lo stupore di quei momenti, e tutto quello che seguì, durante l’incontro, affiancato da Giovanni Viarengo e Piero Damarco. Il primo è nipote di Tersilla Argenta, la contadina di San Marzanotto che nel 1993 scoprì, in un terreno di sua proprietà, i resti della balenottera che porta il suo stesso nome. Fu lui, intuendo la straordinarietà del ritrovamento, a portare alcune ossa all’Ente Parchi, dando il via al riconoscimento ufficiale del cetaceo e alle successive operazioni di recupero. Il secondo è il paleontologo dell’Ente Parchi che ha scoperto e recuperato i resti dei cetacei riemersi dai sedimenti pliocenici, dalle balenottere di San Marzanotto e Chiusano al delfino di località Belangero, nell’alveo del Tanaro.
Al termine dell’incontro, Comune e Pro Loco proporranno una merenda sinoira con gnocchi tricolori, data la coincidenza con la festa della Repubblica e bunet “dla bela Rusin”.
Nella foto: ricostruzione della balena allestita dalla Pro loco nel 2009