Ambiente
Un flash mob musicale per l’acqua pubblica
I flash mobbers (così si chiamano i protagonisti dei pittoreschi eventi) devono avere qualcosa che li distingua da tutti gli altri. Ed ecco i requisiti di questa edizione “idrica”, targata Comitato Cittadini Creativi: i partecipanti devono indossare una maglietta bianca e devono essere musicisti. Ma attenzione: il termine va inteso nell’accezione più ampia possibile (nessuno vi verrà a chiedere se avete un diploma di conservatorio). Quanto agli strumenti, massima libertà: gli organizzatori precisano che “vanno bene anche le ocarine ad acqua” (e quali strumenti potrebbero essere più indicati?). In mancanza d’altro sono ben accetti anche i coperchi delle pentole e perfino i campanelli delle biciclette. Insomma, l’importante non è fare un’orchestra sinfonica, ma semplicemente esserci. Alle 16 si suonerà per un minuto esatto, poi tutti a casa.
L’iniziativa è intitolata Fiato alle trombe e vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema referendario, “smuovere le acque” perché il quorum venga raggiunto. L’appello suona singolarmente analogo a quello lanciato da un altro gruppo di musicisti (loro sì, di professione). Poco prima di concludere il “concertone” sinfonico per il 2 giugno (cui hanno partecipato Orchestra Rai e coro del Regio), Andrea Battistoni (direttore d’orchestra di appena 24 anni) ha “arringato” il pubblico con queste parole: “Votate sì, oppure no, secondo la vostra coscienza. Ma andate a votare, perché ci sono persone che hanno combattuto per permetterci di farlo”. E subito dopo ha dato l’attacco agli orchestrali per il Va’ pensiero.