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Frode fiscale da 5 milioni: nove persone denunciate dalla Finanza di Tortona

Redazione Quotidiano Piemontese

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Una frode fiscale da oltre cinque milioni di euro è stata scoperta dal Gruppo della Guardia di Finanza di Tortona, che ha individuato e denunciato i responsabili. Al termine dell’operazione 9 persone sono state denunciate per frode fiscale e sono stati constatati e segnalati all’Agenzia delle Entrate, per il recupero a tassazione, costi indebitamente dedotti per 3,5 milioni di euro e un’iva evasa di quasi 2 milioni di euro. Sono stati accertati inoltre più di 700mila euro di proventi illeciti derivanti dall’emissione delle false fatture.

La truffa è stata scoperta nell’ambito di un’articolata indagine condotta dalle Fiamme Gialle, che sono riuscite a svelare e a ricostruire un rilevante giro di fatture emesse per operazioni inesistenti con a capo una ditta che emetteva le fatture e diverse imprese ‘utilizzatrici’, tutte alessandrine, che, annotando in contabilità i falsi documenti, riuscivano così a ridurre il proprio reddito, mediante la deduzione di costi mai sostenuti, e a pagare meno imposte. Gli accertamenti hanno portato in particolare all’individuazione di una ditta di servizi di pulizia, regolarmente costituita, operante in tutta la provincia di Alessandria e ampiamente pubblicizzata, anche sul web, ma che in realtà era priva di un’effettiva organizzazione e consistenza aziendale. La ditta infatti aveva il solo scopo di emettere fatture relative ad operazioni mai avvenute, in favore di altre imprese, al fine di consentirgli di evadere le imposte e di proporsi più convenientemente sul mercato, alterando la libera concorrenza a scapito degli imprenditori onesti.

L’attività investigativa ha consentito di ricostruire l’intero giro delle false fatturazioni, pari ad oltre tre milioni e mezzo di euro, risalire alle imprese che le avevano utilizzate e scoprire ulteriori società cosiddette ‘cartiere’ che, a volte anche al prezzo simbolico di 50 euro per singolo documento, ‘vendevano’ fatture per operazioni inesistenti da poter essere scontate in dichiarazione. Le imprese coinvolte svolgevano attività di diverso tipo: dalla vendita di autovetture alla riparazione di macchine utensili, dai servizi di pulizia a quelli di tinteggiatura. A seguito della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Tortona, il gip del Tribunale di Tortona ha emesso un’ordinanza di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni, titoli, quote societarie e altre attività finanziarie nella disponibilità degli indagati per oltre 220mila euro.

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