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Nasce la Rete Rainbow, l’associazione dei genitori omosessuali: a Torino il primo appuntamento

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Si chiama Rete Genitori Rainbow e non si tratta di una delle solite associazioni tra madri preoccupate per i videogiochi violenti dei figli o di padri single e disperati. I protagonisti sono i genitori omosessuali: il loro primo appuntamento (“per un aperitivo-cena”) è previsto per domenica 30 ottobre in quattro città italiane: Torino, Roma, Firenze e Milano. I luoghi degli incontri non saranno però resi pubblici, e per mettersi d’accordo sarà necessario inviare una mail a info@genitorirainbow.it.

A spiegare la scelta della segretezza ci pensa Cecilia d’Avos, cofondatrice dell’associazione: “I nostri utenti richiedono riservatezza e prudenza. Ovviamente siamo grandi fanatici della visibilità, ma abbiamo sperimentato sulla nostra pelle che tale percorso necessita di tempo e tutela”. “Noi offriamo aiuto anche a chi non è socio – ha spiegato la d’Avos in un’intervista al mensile romano Paese Sera – . Crediamo che il nostro ruolo sia necessario anche per evitare che molti, soprattutto provenendo da ambienti tradizionali, cadano nelle mani di chi sostiene di poter ‘riparare’ la loro omosessualità! Stiamo lavorando anche per creare una rete di psicologi non omofobi nelle varie città italiane”. La Rete aiuta i genitori omosessuali ad affrontare questioni spesso complesse, su tutte il coming out con i figli, la separazione legale e il rapporto tra l’attuale compagno/a e i propri figli. Per maggiori informazioni: www.genitorirainbow.it

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