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Ambiente

Processo Eternit, Guariniello replica alla difesa: “Fu dolo intenzionale”

Davide Mazzocco

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“Gli imputati hanno accettato il disastro e hanno finito per agire con dolo intenzionale” è stata questa, oggi al Palagiustizia di Torino, la replica del pm Raffaele Guarniello alle arringhe della difesa che si erano succedute nelle scorse settimane. Secondo l’accusa, il miliardario svizzero Stefan Schmidheiny, 65 anni, e il barone belga Louis de Cartier, 90 anni, alti dirigenti della multinazionale dell’amianto Eternit fra gli anni ’60 e ’80, operarono nella consapevolezza dei danni che la lavorazione dell’amianto avrebbe potuto arrecare ai propri dipendenti. Il giudizio dovrebbe essere emesso nei prossimi due mesi, probabilmente all’inizio del 2012.

Guariniello ha motivato la richiesta di pena di 20 anni per i reati di disastro doloso e omissione dolosa di cautele infortunistiche spiegando come “l’intensità dell’elemento soggettivo” e “il prolungamento del comportamento degli imputati nel tempo” abbiano reso questo caso un unicum. Secondo l’accusa i decessi correlati all’esposizione (professionale e non) all’amianto sono quasi 3mila, mentre le parti civili coinvolte in questo processo sono 6mila.

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