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Piemonte

Val di Susa, 160 imprenditori dicono “no” alla Tav: “Si tratta di un’opera inutile”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sono 160 imprenditori valsusini e dicono “no” all’Alta Velocità: “Non tutti i lavori sono eticamente accettabili. La valle vive una situazione di dissesto idrogeologico. Invece di spendere tutti quei soldi in un’infrastruttura inutile sarebbe più giusto investirli in interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio”. Con questa filosofia è nato Etinomia, un “marchio etico di servizi di alta qualità che cercherà di proporre un’alternativa morale al tradizionale modello di sviluppo: velocità non è progresso”, come spiega a La Stampa Ivano Toffoletti, un imprenditore di Almese.

Il progetto sarà presentato il 25 novembre a Bussoleno, ma nelle intenzioni dei promotori potrebbe presto diventare “un movimento nazionale”. L’idea è quella di partire dal concetto di territorio quale bene da difendere e salvaguardare privilegiando tutto ciò che è locale (materie prime, trasporti, manodopera) e collaborando a “progetti di sviluppo sociale da realizzare con la Comunità montana o con le singole amministrazioni locali”. Il no alla Tav è un no alla filosofia delle grandi opere, viste come “limitatrici degli spazi d’azione dell’iniziativa e dell’impresa locale, spesso costretta a patire una condizione di scarsa redditività a causa della logica dei subappalti”.

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