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Biella, il paradosso del diretto direzione Milano: ferma a Novara, ma si può solo scendere

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Immaginate di trovarvi alla stazione di Novara, vedere un treno diretto a Milano che si ferma, apre le porte, fa scendere i passeggeri, ma impedisce alla gente in attesa di salire a bordo. Motivo? Perchè è un diretto da Biella, non fa fermate intermedie. Paradossale: peccato che sia successo veramente, come racconta Barbara Ferrarese su Novara Puntocom:

Il treno in questione è l’ 10401 R, compare sulle tabelle in stazione, mentre sul sito internet di Trenitalia lo indica correttamente come “diretto da Biella San Paolo a Milano Pta Garibaldi senza fermate intermedie”. L’errore quindi nasce da questo malinteso.

Il treno è quello delle 7,29 proveniente da Biella San Paolo e diretto a Milano Porta Garibaldi, che parte dal Piemonte alle 6,20 per giungere nel capoluogo lombardo due ore dopo:

Il fatto che non si possa salire a Novara non dipende né dalla Provincia di Biella né dal Comune. “Quello che abbiamo richiesto – spiega l’assessore ai Trasporti pubblici della Provincia di Biella Luca Castagnetti – è un treno che parta da Biella e raggiunga Milano. Se a Novara ci sono dei posti liberi ben venga l’utenza novarese. Già è difficile trovare posti sui treni, non vorrei mai nascesse una sorta di “guerra” tra biellesi e novaresi. L’importante è che il treno sia stato messo disposizione e che resti a disposizione”. Quello che è stato deciso da Trenitalia e Regione Piemonte dunque, è fornire un servizio dedicato ai biellesi, che possono scendere a Novara, ma non viceversa.

Marco Vigliocco portavoce dell’Associazione Pendolari Biellesi spiega poi quanto accaduto in stazione a Novara. “I capitreno hanno solo avvisato che il treno è un treno dedicato, che non effettua servizio viaggiatori alla fermata di Novara, – spiega – ma nei primi tre giorni i pendolari novaresi hanno giustamente utilizzato il Minuetto. I problemi ci sarebbero se l’utenza dovesse aumentare. Noi, come associazione, non abbiamo mai chiesto un treno “riservato”, anzi. È nel nostro interesse chiedere alla Regione di permettere ai novaresi di salire, in modo tale che il treno non venga eliminato per mancanza di utenza”.

Insomma, la “colpa” sarebbe di Trenitalia. L’assessore Castagnetti ha promesso di fare presente all’azienda la situazione. Nel frattempo, porte chiuse per i novaresi.

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