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Ambiente

Crisi idrica nell’astigiano. Guasti su tutta la rete territoriale

Redazione Quotidiano Piemontese

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Crisi idrica nell’astigiano a causa del disgelo degli impianti dopo le grandi gelate dei giorni scorsi. Guasti sulla rete su tutto il territorio dove permane una situazione di rischio “secca”. I problemi sono causati da un anomalo e brusco aumento dei consumi d’acqua, accompagnati da una forte diminuzione dei livelli nei serbatoi e dalla diminuzione della pressione nella rete. Peggio ancora nei comuni del sud astigiano.Le rotture hanno interessato in misura inferiore le reti pubbliche, in quanto situate in profondità e protette dal terreno e dal manto nevoso, e in modo più significativo gli impianti privati, dove le condotte sono più superficiali, all’aperto e non adeguatamente coibentate.
Le problematiche si sono evidenziate in modo più rilevante nelle cosiddette seconde case o in aziende non attive, in cui il flusso idrico non continuo ha favorito l’estensione del gelo anche in profondità e le perdite non sono di facile individuazione.

Ciò ha comportato l’interruzione del servizio idrico in alcune aree, soprattutto negli edifici nelle zone più alte.
Nel sud astigiano le problematiche hanno interessato, per una parte di abitato, i comuni di Nizza Monferrato, Montegrosso, Montaldo Scarampi, Castelnuovo Calcea, Vaglio Serra, Incisa Scapaccino Castelnuovo Belbo e Bruno, quasi tutte risolte o in fase di risoluzione.

L’acquedotto Valtiglione ha garantito il servizio alle case di riposo di Montaldo Scarampi con autobotte e Castelnuovo Calcea, sempre con autobotte. In alcuni paesi è stato attivato il servizio di fornitura in emergenza tramite sacchetti confezionati.

Nel nord astigiano, in cui opera il consorzio comuni acquedotto Monferrato, la situazione è sotto controllo e non si sono rilevati problemi importanti nella fornitura idrica. Si è riscontrato un anomalo incremento di circa il 20% nei prelievi, dovuto alla situazione di disgelo delle tubature che crea localmente casi di rottura agli impianti interni. La situazione viene contrastata attraverso un maggior prelievo dai pozzi, senza causare particolari disservizi ai residenti.

Nella città di Asti, dove il gestore della rete idrica è l’Asp, permane una situazione di pressione bassa nella rete cittadina, causata per la quasi totalità da rotture su impianti interni che generano prelievi anomali sulla rete acquedottistica. Per far fronte a questa situazione, Asp ha attivato tutti i prelievi possibili, sia dai pozzi di Cantarana che dalle fonti minori, ma la pressione bassa permane.

Anche nell’ovest astigiano dove il gestore è l’acquedotto della Piana, si assiste ad un aumento anomalo dei prelievi, causato sempre dal disgelo.

La fattiva collaborazione della popolazione è indispensabile – commenta Antonio Baudo, assessore provinciale alla protezione civile – a superare celermente questa fase critica; invitiamo, pertanto, tutti i cittadini a verificare il proprio contatore, con particolare riferimento alle seconde case non abitate ed alle attività produttive, relativamente agli idranti antincendio, al fine di segnalare la presenza di consumi molto elevati e possibili situazioni di perdita idrica sulla rete interna”.

Info: acquedotto Valtiglione 0141 – 53260;  acquedotto della Piana 0141-946609; Asp di Asti 0141–213931, 0141–434611, 0141–434719; acquedotto del Monferrato 0141–91.11.91 e 800 91.55.52 (numero verde).

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