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Addizionali regionali, in Piemonte 62 euro in meno in busta paga dopo il decreto Monti

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il disegno di legge che adegua le addizionali regionali Irpef per il 2012 il 29 dicembre 2011, applicando così le nuove disposizioni in materia introdotte con il dl del governo Monti del 6 dicembre 2011. La norma prevede che l’incremento dell’aliquota sia pari a zero sui redditi fino a 15mila, allo 0,3% sui redditi superiori a 15mila e fino a 22mila euro, allo 0,5% per i redditi superiori a 22mila euro. Un’infografica de Linkiesta ha messo nero su bianco le differenze tra Regioni, chi paga di più e chi meno.

L’unica certezza è che avremo meno soldi in busta paga. La media nazionale è di 67 euro, in Piemonte la cifra si aggira intorno ai 62. In testa, in questa non gradevole classifica, troviamo i lavoratori veneti, con 80 euro in meno, seguiti dai lombardi (80) e i laziali (78). In coda i pugliesi, con 45 euro a testa in meno:

È il risultato dell’innalzamento dello 0,33% dell’aliquota base delle addizionali regionali. Le cifre naturalmente crescono al crescere del reddito. Per un lavoratore con reddito di 1.700 euro lordi al mese (22.100 all’anno), l’aumento annuo dell’addizionale regionale sarà di 73 euro (con un eventuale incremento massimo, causato dall’Irpef comunale, si arriverà a 139 euro annui). Se la busta paga arriva a 2.200 euro lordi (28.600 all’anno), la tassa regionale sarà più alta di 94 euro.

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LA LETTERA DI COTA. “Nessuna nuova tassa regionale”: lo scrive il presidente della Regione, Roberto Cota, in una lettera ai piemontesi. ”In busta paga – scrive l’esponente della Lega Nord – continua il salasso voluto dal governo Monti. E’ un intervento grave ed è una beffa perchè il governo vuol far credere che l’addizionale l’abbia aumentata la Regione, quando al contrario l’ha aumentata lo Stato ed i soldi vanno a Roma”.

Vedi le nuove aliquote Irpef città per città (fonte: Il Sole 24 Ore)

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