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Piemonte

Amiat ha lanciato la raccolta degli olii alimentari esausti a Torino nelle Circoscrizioni 2 e 3

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ partita da un mese la campagna promossa da Amiat, in collaborazione con il Comune di Torino e le Circoscrizioni 2 e 3, per promuovere la raccolta differenziata degli oli alimentari esausti. I vantaggi della raccolta dell’olio alimentare sono molti, primo fra tutti il contenimento dei danni ambientali prodotti dalla dispersione di oli e grassi animali negli scarichi domestici. Attraverso i processi di trattamento e riciclo, dagli oli esausti si ottengono energia rinnovabile e prodotti ad elevato valore aggiunto, quali lubrificanti vegetali, componenti per la produzione del biodiesel e per l’impiego nelle industrie, oppure combustibile per recupero energetico.

Amiat ha progettato tre iniziative. La prima, sperimentata con successo in altre città italiane, attraverso il progetto Olly prevede la raccolta degli oli alimentari domestici attraverso un sistema completamente gratuito, che prevede un distributore di contenitori vuoti e puliti, in cambio di quelli già riempiti. Grazie alla disponibilità dell’ipermercato Carrefour, è stato possibile collocare il primo punto di raccolta nel piazzale del Centro Commerciale di Corso Monte Cucco a Torino. Qui, sono stati distribuiti ai cittadini i primi dieci mila contenitori da tre litri, con il relativo depliant informativo.

La seconda iniziativa prevede la distribuzione porta a porta di un contenitore – dotato di apposito filtro per l’olio – a circa 1.000 famiglie residenti negli stabili adiacenti Cascina Giajone, sede della Circoscrizione 2. Personale Amiat, munito di tesserino di riconoscimento, consegnerà presso le utenze il contenitore da 2,5 litri insieme al depliant informativo, fornendo ai residenti le informazioni su modalità e punti di raccolta.  Oltre che presso tutti gli ecocentri cittadini dove già dal 2010 i torinesi possono conferire l’olio alimentare, verrà attivato un punto di raccolta degli oli vegetali esausti all’interno di Cascina Giajone, in Via Guido Reni 102.

Infine verrà avviata una terza iniziativa che vedrà coinvolti nella raccolta dell’olio alimentare anche i 500 dipendenti Amiat della sede direzionale di Via Giordano Bruno, al fine di verificare la risposta che si può ottenere, in termini quantitativi, dall’attivazione della raccolta in una realtà aziendale di media dimensione. Il punto di raccolta verrà infatti posizionato in un’area interna alla sede aziendale, così come viene già fatto per altri tipi di raccolte differenziate attive da qualche anno negli uffici.

 

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