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14 bottiglie di Barolo battute all’asta al prezzo di 5 mila euro

Redazione Quotidiano Piemontese

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Si è appena conclusa la 13ª edizione dell’Asta del Barolo nella cornice del Castello del paese che ha ospitato numerosi buyers e giornalisti provenienti da tutto il mondo e, a colpi di rilanci, hanno valorizzato i 22 lotti battuti da Giancarlo Montaldo. La cifra più alta è stata raggiunta dal lotto speciale composto da 14 bottiglie di annate comprese tra il 1998 e il 2007, scelte personalmente dai singoli produttori, aggiudicato a un prezzo di 5mila euro. Grande apprezzamento anche per un singolo lotto di Paolo Scavino, 12 bottiglie di Barolo Bric del Fiasc 1999, battuto per 2.200 euro. Molto bene i lotti del produttore Michele Chiarlo, con un doppio magnum di Barolo Cerequio del 1996, battuto a 1.200 euro, con una base d’asta di 350 euro, e le sei bottiglie di Barolo Rocche di Castiglione del 1985, battute a 1.350 euro, da una base di 540 euro.

Soddisfazione, comunque, per tutti i soci dell’Accademia: Azelia, Michele Chiarlo, Conterno-Fantino, Damilano, Poderi Luigi Einaudi, Gianni Gagliardo, Franco Martinetti, Monfalletto – Cordero di Montezemolo, Pio Cesare, Prunotto, Luciano Sandrone, Paolo Scavino, Vietti e Roberto Voerzio hanno visto lievitare la base d’asta, arrivando ad un incremento che è stato del 100%.
Al tavolo d’onore, il pluripremiato sommelier Luca Gardini, l’artista di fama internazionale Arturo Brachetti, la Master of Wine Debra Meiburg (californiana per nascita, ma residente da anni ad Hong Kong, che spera possa fungere da testa di ponte per aprire il mercato del Barolo ai milioni di potenziali consumatori cinesi) e – a titolo personale – il Ministro Elsa Fornero, accompagnata dal marito Mario Deaglio.

Dopo la fortunata trasferta oltreoceano, con l’appuntamento di New York da Zachys, la più rinomata Casa d’Aste americana di grandi vini, ecco dunque replicato il successo dell’iniziativa in terra di Langa.

Questa nuova formula con gli ospiti presenti in sala e non più in collegamento dall’estero – ha commentato a conclusione dell’asta Gianni Gagliardo, presidente dell’Accademia del Barolo – ha funzionato e ci auguriamo che così continuerà in futuro. Ci auspichiamo che il successo del Barolo diventi sempre più ampio, e sotto questo aspetto abbiamo i primi segnali dell’accoglienza quotidiana sulle nostre tavole nei confronti di quello che definirei un re che scende dal trono per andare incontro alla gente“.

Spazi importanti, nel corso della manifestazione, li ha avuti anche il formaggio Murazzano Dop, altra eccellenza del territorio piemontese e, per molti, una piacevole scoperta.
Presente anche Elsa Fornero, ministro del Lavoro che ha espresso un giudizio molto positivo in merito al lavoro costante e meticoloso dei produttori di questo territorio.

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