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Cuneo

Giro d’Italia in Piemonte: a Cervere capolavoro di Cavendish

Davide Mazzocco

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Ci scusino Mario Cipollini e Rik Van Looy ma di velocisti come Mark Cavendish capaci di vincere volate impossibili, d’infilarsi come fantasmi fra transenne e avversari, di smettere di pedalare ai 150 dal traguardo dopo essere stati chiusi e di riuscire comunque a vincere non ne avevamo visti mai. Il più grande velocista di sempre? Senza dubbio. Per tecnica, coraggio, potenza e freddezza. Il britannico dell’Isola di Mann ha la potenza devastante dei velocisti da “treno” e l’esplosività dei brevilinei, insomma un campione unico. In questo Giro d’Italia gli avversari latitano e il campione del mondo fa il bello e il cattivo tempo: tre finora i suoi successi in volata e una maglia rossa della classifica a punti sempre più solida.

Tappa in linea cortissima la Savona-Cervere, appena 121 km, chilometraggio da dilettanti. Dopo appena un chilometro dalla partenza scattano Failli e Keizer che restano in avanscoperta per un centinaio di chilometri accumulando un vantaggio massimo di 5’15” a Ceva, dopo circa 70 chilometri. Il gruppo torna sotto quando mancano 21 km al termine nel fondovalle fra Monchiero e Cherasco. Poi tutti insieme sullo strappo di Cherasco. Verso Roreto quando mancano 6,5 km Felline, enfant du pays, prova ad andarsene con Vermote e Berard. Il torinese si sbraccia, scalpita ma con un gruppo lanciato a 55 km/h su di un rettilineo di 5 chilometri il destino è segnato. Il team Sky prende in mano la situazione, poi tocca alla Greenedge che imbottiglia Cavendish e il suo apripista Thomas. Il campione del mondo ha gambe da vendere ma l’unico varco è sulle transenne. A un certo punto smette di pedalare. Chiunque perderebbe la corsa. Non lui che ha gli automatismi della pista ben in mente. Quando la volata diventa un corpo a corpo agli altri non resta che andare a tappeto. Come Cavendish nessuno mai: terzo successo di quest’anno al Giro, nono nella Corsa rosa, addirittura trentaduesimo se si considerano le tre grandi corse a tappe. Tutto questo a tre giorni dal suo ventisettesimo compleanno.

Domani da Cherasco a Cervinia, i big dovranno gettare la maschera. Nella prima vera tappa di montagna sapremo chi potrà vincere questo Giro. Tutti aspettano un altro colpo da Domenico Pozzovivo che, fra l’altro, domani passerà a Torino dove ha mosso i primi passi nella squadra di Sassi, all’epoca diretta dall’attuale presidente del comitato Regionale Piemontese Fci Rocco Marchegiano.

Ordine d’arrivo 13esima tappa Giro d’Italia: Savona-Cervere 121 km

  1. Mark Cavendish (Gbr) Sky Procycling in 03:02:07
  2. Alexander Kristoff (Nor) Katusha Team
  3. Mark Renshaw (Aus) Rabobank Cycling Team
  4. Sacha Modolo (Ita) Colnago Csf Inox
  5. Elia Favilli (Ita) Farnese Vini-Selle Italia
  6. Matthew Goss (Aus) Orica Greenedge
  7. Arnaud Demare (Fra) Fdj-Bigmat
  8. Luca Sebastian Haedo (Arg) Saxo Bank

 

Classifica generale

1. Joaquim Rodriguez Oliver (Spa) Katusha Team  54:21:15

2. Ryder Hesjedal (Can) Garmin – Barracuda a 0:00:17

3. Sandy Casar (Fra) FDJ-Big Mat a 0:00:26

4. Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team a  0:00:32

5. Ivan Santaromita (Ita) BMC Racing Team a 0:00:49

6. Roman Kreuziger (Cze) Astana Pro Team a 0:00:52

7. Benat Intxausti Elorriaga (Spa) Movistar Team

8. Ivan Basso (Ita) Liquigas-Cannondale a 0:00:57

9. Damiano Caruso (Ita) Liquigas-Cannondale a 0:01:02

10. Dario Cataldo (Ita) Omega Pharma-Quickstep a 0:01:03

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