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Ambiente

I giorni più pesanti per l’ondata di caldo di Scipione: le città a rischio e le misure prese a Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’ondata di caldo africano che ha investito l’Italia in questi giorni non accenna a diminuire e raggiungerà il picco solo venerdì e sabato prossimi “Bollino rosso” per 15 città sia venerdì che sabato.  Secondo i meteorologi, Scipione, l’anticiclone subtropicale che ha le sue radici nell’Africa sahariana, colpirà maggiormente da giovedì a sabato con temperature sui  40 in molte zone del sud e della Sicilia 35-37 nel centro Italia città e 32-34 al nord percepiti come 38 gradi.  Dal ministero della Salute, il bollino rosso è indicato per 16 città sia per venerdì che per sabato prossimo. Le città a rischio sono Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Venezia, Verona. Al numero gratuito nazionale 1500 del ministero della Salute si possono avere consigli ed informazioni su come difendersi dalle alte temperature di questi giorni. A contattare il numero verde soprattutto uomini di età compresa tra 35 e 65 anni e donne tra i 65 e gli 85 anni.

Anche se Torino non è fra le città a rischio i Servizi sociali del Comune di Torino, la Polizia municipale e la Protezione civile hanno messo in moto la macchina che, fino al termine dell’estate,  avrà il compito di aiutare gli anziani ad affrontare i disagi  provocati da afa, alte temperature e far fronte all’ondata di caldo . 

Una chiamata al numero 011.8123131 del servizio telefonico  “Aiuto anziani” – attivo dal lunedì alla domenica senza interruzioni – consente già da oggi di ricevere informazioni e, nel caso in cui si rivelasse indispensabile la presenza fisica di un operatore,  permette di chiedere l’intervento a casa propria di personale dei Servizi sociali o di uno dei tanti volontari messi a disposizione dalle associazioni che svolgono quotidianamente attività di sostegno e soccorso per chi ha già alle spalle molte primavere.

Il piano per fronteggiare l’emergenza caldo può contare anche su quaranta operatori che, svolgendo piccoli lavori domestici come fare la spesa o preparare i pasti, danno una mano a quegli anziani a cui afa e temperature elevate, unite a  solitudine e problemi di salute, rendono durante mesi estivi la vita particolarmente dura. Una sorta di task force costituita per dare sollievo a quella parte di popolazione che per ragioni anagrafiche è più esposta agli effetti negativi del caldo.

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