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Cultura

Venezia 69, Baby Doc alle Giornate degli autori con Nozze d’agosto

Davide Mazzocco

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Andrea Parena, Francesca Frigo ed Enrico Giovannone sono Baby Doc, una delle più vivaci e interessanti realtà produttive dell’articolato sistema-cinema torinese. Prevalentemente attiva sul fronte del documentario (Rata nece biti ha vinto il David di Donatello della categoria nel 2008), alla Baby Doc si deve uno dei più interessanti film italiani dell’ultimo decennio, Pietro di Daniele Gaglianone. Al Festival di Venezia che comincia quest’oggi sotto la direzione del biellese Alberto Barbera, Baby Doc presenterà, nelle Giornate degli autori, il documentario Nozze d’agosto diretto da Andrea Parena e sceneggiato dallo stesso regista con la collaborazione di Francesca Frigo (anche direttore della fotografia) e di Enrico Giovannone (anche montatore).

In una cittadina del sud Italia, nel pieno dell’estate, si svolgono le giornate di un gruppo di professionisti delle feste di matrimonio. Mauro è un regista specializzato in filmini di nozze, Max è un consumato dj, una vita sempre sulla strada, Nico è un musicista e cantante dal vivo, il giovane Michelangelo si affaccia a questo mondo, ma al mattino lavora nell’autolavaggio di famiglia, Roby ha creato in paese una “piccola Hollywood”, programmando nell’unico cinema rimasto i filmini di matrimonio. Le giornate passano scandendo il tempo di ognuno, il lavoro intorno ai riti che si ripetono. La notte li coglie a chiacchierare al solito bar. Alla fine dell’estate, la festa di S. Maria dei Martiri, con le barche che portano la Madonna in mare, fa calare il sipario anche su questa stagione.

“Dal punto di vista visivo, la scelta è stata quella di identificare un linguaggio unitario nel corso di tutta la narrazione – spiega il regista Andrea Parena -. La camera, quasi sempre su cavalletto, costruisce quadri della quotidianità dei personaggi. A volte più ampi, come le riprese di un romantico filmino matrimoniale, dentro una cava che sembra il set di un film western, oppure stranianti, come il lavaggio della prima auto alla benedizione di un autolavaggio, altre volte minimi e quotidiani, come il montaggio di una consolle da dj dentro una grande sala ricevimenti vuota. Sempre, almeno nelle intenzioni, brani di racconto conclusi nello sguardo e coerenti con l’architettura generale, in cui si è cercato, anche quando si seguivano delle derive o delle tracce secondarie, di offrire sempre la medesima dignità di sguardo a ciò che succedeva vicino a noi. Il tempo reale della quotidianità dei personaggi, delle loro azioni e sviluppi, si trasforma notevolmente nel tempo del racconto”.

L’idea di girare questo documentario è nata quando il regista si è imbattuto nel sito Matrimovie: “Mi aveva colpito la sua idea di proiettare dentro i cinema di paese i filmini di matrimonio, così ho deciso di conoscerlo e sono andato a Molfetta, dove ho incontrato tutto il suo entourage di professionisti delle feste di nozze. Mi è subito sembrato un mondo molto interessante e abbastanza distante dal mio da farmi venire il desiderio di buttarmici dentro e raccontarlo. Ci sono documentari in cui si affrontano temi precisi che si conoscono bene, su cui ci si è fatti un’idea approfondita, in questo caso, per esempio, si poteva costruire un film sull’enorme business del matrimonio, sul dispendio di denaro in tempi di crisi, sull’indebitamento degli italiani a causa dei matrimoni, sul conformismo o tante altre cose. In altri casi, invece, fare un documentario può somigliare al varo di una barca che prende il mare, o più semplicemente ad un incontro in un posto nuovo. Nel fare Nozze d’Agosto abbiamo voluto, tutta la troupe, abbandonarci a questo incontro, come un ragazzino di prima elementare che, per la prima volta, va a trovare al pomeriggio il nuovo compagno di banco, vede la sua casa, le stanze, il giardino, i suoi giochi, si stupisce e intanto prende confidenza con un mondo nuovo. A me piace molto quello che è scaturito dall’incontro tra noi come “documentaristi” e i personaggi del film. Come tutti i documentari, ma forse come tutti i film in generale, Nozze d’Agosto è il racconto dell’incontro tra chi filma e chi viene filmato”.

La proiezione è in programma mercoledì 30 settembre, alle ore 21:45, con ingresso libero alla Sala Casa degli Autori – La Pagoda.

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