Ambiente
Il Tar del Piemonte non accoglie le istanze ambientaliste per bloccare la caccia
Viene reintrodotta la caccia con l’arco, mezzo silenzioso e crudele che il più delle volte ferisce solamente gli animali e li condanna ad atroci agonie. I carnieri giornalieri ed annuali vengono assurdamente aumentati- Senza Piano Faunistico Venatorio Regionale con 6 Piani provinciali su 8 scaduti, senza legge regionale abrogata per impedire il voto popolare nel maggio scorso, senza l’obbligatoria Valutazione di Incidenza per le zone di Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) la Giunta Sacchetto Cotsacondanna la fauna selvatica piemontese a massacri come ancora non si erano visti. Tra le tante nuove nefandezze del Calendario Venatorio 2012-2013, quasi un incentivo al bracconaggio”.
Secondo Federcaccia: “Continua lo scontro che oppone Federcaccia Piemonte a Lega per l’abolizione della caccia, Pro Natura e Fondazione per l’Ecospiritualità dopo il ricorso che le tre associazioni hanno notificato a Regione, comprensori alpini, ambiti territoriali, aziende faunisticho-venatorie e agrituristico-venatorie. Ricorso che fa seguito alla delibera del 14 settembre con la quale la Regione aveva preso atto della sospensiva del Tar piemontese e consentito la riapertura della caccia al cinghiale e di selezione il 15 settembre e alle altre forme di caccia al 30 settembre”.