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Parte il processo d’appello per la tragedia della Thyssen

Redazione Quotidiano Piemontese

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Parte l’atteso processo di appello per il disastro avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007 in cui persero la vita sette operai  della Thyssenkrupp Torino. In primo grado i giudici della Corte d’assise di Torino hanno condannato l’amministratore della Thyssen Harald Espenhahn a 16 anni e mezzo di reclusione per omicidio volontario con dolo eventuale e altri cinque imputati a pene che variavano dai 13 anni e sei mesi ai 10 anni e 10 mesi . Lo speciale di QP sulla tragedia della Tyhssen.

Gli ex lavoratori della Tyhssen  hanno lanciato un appello perchè lavoratori, studenti, esponenti della forze politiche e sindacali partecipino alle udienze.  In un comunicato scrivono: “L’impianto del ricorso si basa sul fatto che la morte dei nostri compagni di lavoro non è imputabile a mancanze o colpevolezze aziendali, peraltro ampiamente dimostrate in aula, ma alla distrazione dei ragazzi: un’accusa ignobile detta da chi, oltre ad aver causato a quei ragazzi una morte atroce per far fare profitti ad una fabbrica già chiusa, non ci ha pensato due volte a convocare i testimoni di parte e fornirgli preventivamente domande e risposte. Sette morti atroci non hanno insegnato niente perché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: nulla è cambiato, le morti per profitto continuano senza sosta nei cantieri, nelle fabbriche e sulle strade, ora anche nei luoghi di divertimento”.

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