Ambiente
Asti: come cambia la zona industriale della città grazie a MoMa.Biz
A volte l’uso dell’auto privata da parte di chi lavora in queste zone non rappresenta una scelta ma l’unica alternativa possibile. I cambiamenti da attuare in corso Alessandria riguardano: la realizzazione di taxibus, ovvero un servizio di taxi, tramite accordi con i tassisti di Asti che hanno aderito al progetto e accettato di offrire il servizio di trasporto dalla stazione ferroviaria di Asti all’area industriale alla tariffa di 8 euro, invece di 10, concedendo inoltre la possibilità a più dipendenti di viaggiare insieme dividendo la tariffa pattuita; l’accordo Jungo, scelto per promuovere l’uso condiviso e sicuro dell’auto per raggiungere il posto di lavoro; il movibyte, installazione presso le aziende di monitor con le informazioni sugli orari dei mezzi pubblici che servono l’area industriale (compresi i treni in partenza dalla stazione di Asti); il caricamento sul sistema regionale Omnibus degli orari dei servizi pubblici in merito alla stessa zona; la creazione di una pagina web in collaborazione con il progetto europeo Naviki per la promozione della bicicletta nel Comune di Asti (http://www.naviki.org/it/asti/start); l’organizzazione di 5 giornate informative con l’obiettivo di comunicare ciò che è stato attuato con il progetto MoMa.Biz e invitare i dipendenti dell’area industriale a provare modalità sostenibili di spostamento.
Le giornate-evento, chiamate mobility info days. Una di queste giornate sarà dedicata al telelavoro. In breve, tra bicicletta, taxi, uso condiviso dell’auto, il lavoro ad Asti sta per cambiare aspetto e, con il lavoro anche la città. Info: www.asp.asti.it/sportello/sportello.html