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Cronaca

L’ex avvocato di Cota lo cita in giudizio per 1 milione di euro, il governatore si rivolge al Tar

Redazione Quotidiano Piemontese

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cota-robertoLuca Procacci afferma di aver seguito una ventina di cause a nome della Lega Nord e del governatore Roberto Cota che non lo avrebbero mai pagato. Dopo aver tentato una conciliazione amichevole, Procacci è passato all’attacco e nei giorni scorsi si è rivolto alla Commissione parcelle del Consiglio dell’ordine degli Avvocati, chiedendo una somma di circa un milione di euro. Il Consiglio, chiamato a sciogliere le problematiche che spesso intercorrono tra professionista e cliente, in via preliminare ha ridotto l’importo a poco più di 300mila euro, ma a Cota non è bastato e, senza attendere l’ingiunzione di pagamento vera e propria di Procacci, si è rivolto al Tar: in primo luogo per chiedere la sospensione della delibera con cui il Consiglio dell’Ordine ha richiesto i 300mila euro, ma anche per domandare a sua volta un risarcimento a Procacci al collega Paolo Forno per i “Danni di immagine” che questa vicenda sta causando alla propria persona.

Una mossa forte che avrà un primo epilogo il 27 novembre quando, di fronte alla seconda sezione del Tar piemontese presieduta dal giudice Vincenzio Salamone, le due parti si affronteranno per chiarire la delicata questione del pagamento delle parcelle. L’ex avvocato di fiducia di Cota collaborava da tempo con la Lega Nord e, negli scorsi anni, ha assistito in numerose occasioni l’onorevole Mario Borghezio, il segretario provinciale Stefano Allasia e lo stesso governatore piemontese in occasione delle elezioni regionali.

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