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Cronaca

“A 14 anni ho conosciuto Ratzinger in una sauna gay di Torino”. Paolini shock in tribunale

Redazione Quotidiano Piemontese

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paoliniiDisturbatore di professione, volto noto del piccolo schermo, pornoattore agli esordi, ora carcerato. Gabriele Paolini è da anni l’incubo di ogni inviato televisivo a cui, come da suo costume, si apposta alle spalle cercando di farsi inquadrare ad ogni costo. Sono tanti i messaggi più o meno sensati (apprezzabile quello che invitava ad usare i condom per combattere l’Aids) che Paolini ha voluto lanciare in questo modo nel corso della sua lunga “carriera”, talmente tanti da essere stato inserito a più riprese (nel 2002, 2004 e 2008) nel Guinness dei Primati: ben 35.000 sabotaggi televisivi, aggiornati al 1° gennaio 2012.

Ora però il prezzemolino per eccellenza ha altri problemi. Dopo l’esordio nel mondo del cinema per adulti con il film “Storie di un Italiano Vero” (della stessa raccolta in cui recitò un Sara Tommasi in condizioni psico-fisiche quantomai precarie), Paolini è stato arrestato ad inizio novembre con le accuse di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile e di pedopornografia.

Pochi giorni fa invece, durante un’udienza in tribunale per la causa intentatagli dalla Rai per interruzione di servizio pubblico e lesioni aggravate (durante un’incursione del 2010 causò la caduta della giornalista Sonia Sarno), Paolini ha pronunciato dichiarazioni shock su Benedetto XVI: “A 14 anni ho conosciuto Ratzinger in una sauna gay di Torino”.
Il disturbatore ha spiegato che nelle due incursioni per cui la Rai lo aveva denunciato e di cui si stava dibattendo in quel momento lui voleva chiedere le dimissioni dell’allora Pontefice, conosciuto in “situazioni non consone”..
Paolini, per il quale si prospetta forse un nuovo processo per diffamazione, ha poi concluso:

Sono vent’anni che vengo ai processi. Oggi per me è emozionante perché vengo da detenuto per un altro motivo e perché è presente in aula mia madre. Nel periodo dei fatti che mi sono contestati in questo processo, gridavo di una infanzia rubata. Ho nella mia vita scelto di stare dietro ai giornalisti non per disturbare, ma per dire la mia verità. E per un motivo o un altro, la mia voce è stata sempre ascoltata a metà. Nelle due occasioni di cui si occupa questo processo chiedevo le dimissioni di Ratzinger

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