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Asti

Due giorni dedicati all’arazzeria Scassa per salvaguardarne il patrimonio

Redazione Quotidiano Piemontese

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arazzoPer due giorni Asti metterà al centro della propria attenzione il tesoro dell’arazzeria Scassa, la cui attività manifatturiera parte dal 1957, patrimonio inestimabile di arazzi realizzati dal maestro astigiano su cartoni dei più importanti pittori mondiali del Novecento. Il primo appuntamento è previsto per martedì 18 febbraio alle 18, quando lo stesso maestro Scassa condurrà una visita guidata, gratuita e aperta a tutti i cittadini, al museo degli Arazzi alla Certosa di Valmanera. “E’ un occasione, per i pochi astigiani che non abbiano potuto apprezzare questo museo unico al mondo, di conoscere il tesoro che alberga nella nostra città” commenta Fabrizio Brignolo, sindaco di Asti che con Massimo Cotto, assessore alla Cultura ha promosso l’iniziativa. Il giorno successivo, mercoledì 19 febbraio alle 21,00 in sala Pastrone si terrà il convegno “Il tesoro dell’arazzeria Scassa: passato, presente e futuro”, nel corso del quale una delle massime esperte internazionali di arazzi, Elda Danese dell’Università Iuav di Venezia, terrà una relazione dal titolo “L’Arte degli Arazzi di Scassa”. Interverranno anche Brignolo, Cotto e Michele Maggiora, presidente della Fondazione cassa di risparmio di Asti per illustrare le le prospettive di conservazione e valorizzazione del patrimonio del museo degli arazzi Scassa, dopo che le vicende amministrative dell’Amministrazione Provinciale ne hanno messo a repentaglio il mantenimento. “La Città darà un futuro a questo immenso patrimonio – commenta Brignolo – nonostante l’Italia nonostante abbia il maggior patrimonio artistico al mondo non è ancora capace di utilizzarlo, se è vero quanto indicato dall’ultimo rapporto annuale del Censis, il numero dei lavoratori nel settore della cultura in Italia (309.000, pari all’1,3% del totale) coincide con la metà di quello di Regno Unito (755.000) e Germania (670.000), ed è molto inferiore rispetto a Francia (556.000) e Spagna (409.000). E’ quindi nostro dovere identificare i tesori artistici del nostro territorio e valorizzarli, per trarne motivo di orgoglio cittadino e prospettiva di sviluppo economico sul fronte dello sviluppo del turismo culturale“.

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