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Cronaca

Uno spiraglio di luce per la De Tomaso (e mille lavoratori): la Procura sequestra i marchi storici e si torna a sperare nell’offerta della Lotus

Redazione Quotidiano Piemontese

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DeTomasoDeauvilleSalonediGinevraLive2011_35-120x901Uno spiraglio di luce nella vicenda contorta e assurda che ha portato al fallimento della De Tomaso e al baratro economico per mille lavoratori e le loro famiglie: i marchi tornano disponibili e quindi la trattativa con la Lotus, marchio storico dell’automobilismo sportivo mondiale, potrebbe riprendere con buone speranze di conclusione positiva. Infatti, la Procura di Torino ha disposto il sequestro delle domande di registrazione dei marchi storici della De Tomaso. Lo ha reso noto il curatore fallimentare, Enrico Stasi, il quale auspica che questa decisione crei chiarezza facilitando le trattative per la cessione dell’azienda. Stasi ricorda che le domande di registrazione dei marchi De Tomaso erano state “inopinatamente presentate da un tale Gianluca Gregis. Tale richiesta di registrazione ora disposta al sequestro – afferma – ha rappresentato un importante ostacolo alla gestione dell’azienda poiché la confusione creatasi sulla titolarità dei marchi ha scoraggiato la prosecuzione di trattative già avviate.  Confido che il provvedimento di sequestro emesso dalla Procura di Tornio, alla quale va il mio più vivo apprezzamento per la celerità dell’intervento, possa contribuire a creare una situazione di chiarezza che faciliti, nell’interesse dei creditori e in particolare dei lavoratori, il proseguo delle trattative”.
L’intervento della Procura sui marchi potrebbe infatti consentire alla Lotus di presentare entro la fine di marzo un’offerta per rilevare la De Tomaso, che finora era vincolata proprio a un chiarimento sulla vicenda marchi. I tempi sono stretti perché il 4 maggio scade la cassa integrazione straordinaria in deroga e, senza una conclusione positiva della trattativa, scatterebbero i licenziamenti per i mille lavoratori degli stabilimenti di Grugliasco (Torino) e di Livorno.
Soddisfazione da parte dei sindacati: “L’iniziativa che il curatore fallimentare ha assunto chiedendo l’intervento della Procura – commenta Vittorio De Martino, segretario generale della Fiom Piemonte – determina un risultato positivo che potrebbe finalmente accelerare le offerte delle cordate in campo. Il marchio è finalmente a disposizione e quindi le offerte potrebbero essere a questo punto formalizzata. C’è un problema di tempi e quindi serve un’ulteriore proroga della cassa integrazione”.
“E’ una notizia positiva perché permette di andare avanti nella trattativa con la Lotus che non ha più alibi e può presentare una proposta d’acquisto e il relativo piano industriale” sottolinea infine Giuseppe Anfuso della Uilm torinese.

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