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Asti, Tasi approvata: una delle più basse d’Italia. Esentati inquilini e proprietari di immobili di minor valor

Redazione Quotidiano Piemontese

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soldiIl Comune di Asti è tra i pochi virtuosi (circa 1000 su 8000) che hanno approvato in tempo le nuove aliquote Tasi, così potendo esentare dal pagamento tutti gli inquilini secondo quanto proposto dalla Giunta e approvato martedì 20 maggio dal Consiglio Comunale. L’Amministrazione ha approvato una manovra che consente di recuperare quello che era stato il gettito Imu del 2012 sulle prime case e il taglio operato dallo Stato in questo settore, 2milioni, 600mila euro, circa. L’aliquota “base” dello 0,25% resta invariata e non è incrementata, come concesso dalla legge, fino allo 0,33 %. La scelta è stata inoltre quella di esentare del tutto i cittadini che hanno abitazioni di minor valore, con rendita catastale fino a 300 euro, e  tutti coloro che non sono proprietari della casa e quindi sono in affitto. Per chi ha immobili di maggior valore sono state previste esenzioni di importo decrescente che “scompaiono” per le case con rendita catastale superiore ai 700 euro. A questo si aggiunge una ulteriore detrazione di 30 euro a figlio, che di fatto cancellerà la Tasi per migliaia di famiglie che hanno immobili di valore “intermedio”, con rendita catastale tra i 300 e i 700 euro. “Si è quindi adottato un sistema equo e progressivo che ha avuto a cuore i cittadini meno facoltosi” commentano Fabrizio Brignolo e Santo Cannella, rispettivamente sindaco e assessore al Bilancio.

Unica nota al rialzo quella dell’Imu per i proprietari di alloggi abitativi concessi a canone agevolato (sale da 0,76 a 0,86%, mentre rimane invariata per gli immobili concessi a canone calmierato a botteghe artigiane e negozi). Inoltre, l’Amministrazione si è impegnata a istituire nel bilancio 2014 un fondo per fronteggiare le ulteriori esigenze delle famiglie in difficoltà. Quella del Comune di Asti sarà una delle Tasi più basse d’Italia. Il gettito riprodurrà, infatti nella sostanza quello Imu del 2012 che, con riferimento al capoluogo piemontese, era risultato il più basso di tutto il centro nord del Paese (ottavo in tutta Italia).

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