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Piemonte

Botta e risposta sulla Tav tra il sindaco di Sant’Ambrogio Dario Fracchia e Sergio Chiamparino

Redazione Quotidiano Piemontese

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NoTavBotta e risposta piccata fra il presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino e il sindaco di Sant’Ambrogio di Susa Dario Fracchia che gli aveva scritto una lettera aperta sulla situazione politica e sociale in Valle Susa sulla Tav.

La lettera aperta di Dario Fracchia

Caro Presidente
Le tue ultime esternazioni su La Stampa chiamano in causa pesantemente i sindaci della Valle di Susa. Ritengo necessarie a questo punto alcune brevi precisazioni:

1) i sindaci chiamati in causa -almeno il 90% della Bassa Valle in rappresentanza di oltre 50.000 abitanti – sono stati eletti lo scorso mese di maggio dai cittadini della Valle di Susa con un chiaro programma e mandato di opposizione al tav, perché opera non prioritaria e inutile
2) i sindaci come qualunque altro cittadino hanno il diritto e il dovere, nel caso ritengano sbagliate le scelte del Governo e anche dell’Europa, di esprimere la loro contrarietà utilizzando tutti i mezzi pacifici e legali che la democrazia consente ad ogni libero cittadino: la storia recente e passata è costellata di scelte errate e perfino dannose prese da grandi politici e da grandi tecnici. E’ lunghissimo l’elenco di leggi e provvedimenti rivisti e corretti perché inefficaci e talvolta dannosi sebbene studiati da esperti riconosciuti, spesso condizionati dagli interessi prioritari di gruppi di potere finanziario e politico strettamente intrecciati tra loro e a danno dei cittadini
3) nel PD, se vige la democrazia che ne contraddistingue il nome, non vedo cosa ci sia di scandaloso se le posizioni sul tav della Valle di Susa divergono, specie quando portate avanti in ambito istituzionale e con motivazioni precise ed approfondite, in modo legale e pacifico
4) nel 2015, viste purtroppo le stime al ribasso del PIL italiano, si prevede la necessità di reperire altri 20 miliardi di euro: dove sono i denari per il tav e per le famose “compensazioni” da sempre sulla carta ma che neppure uno dei pochi sindaci della Valle favorevoli al Tav ha mai neppure intravisto? Anche la Francia non se la passa molto meglio:sia la Corte dei Conti
Francese che la commissione parlamentare 21 nel Giugno 2013 hanno certificato la non priorità di quest’opera e la sua insostenibilità economica
5) Le ultime intercettazioni dei ROS hanno evidenziato non il pericolo ma la certezza che la malavita organizzata è già presente nel cantiere e pronta a mettere le mani sugli appalti: e siamo solo all’inizio del tunnel esplorativo e delle indagini sulle prime spese pazze per allestire il cantiere con soldi pubblici
6) Si invoca l’intervento di Matteo Renzi: invito a leggere le centosedici pagine del suo libromanifesto (“Oltre la rottamazione”, ed. Mondadori), in cui Matteo Renzi prende una posizione netta e chiara contro l’Alta velocità in Val di Susa: «La Tav TorinoLione ? Non è un’opera dannosa, ma inutile. Sono soldi impiegati male. Rischia di essere un investimento fuori scala e fuori tempo. Questo, naturalmente, non giustifica l’atteggiamento allucinante e folle di chi aggredisce le forze dell’ordine». Queste le sue testuali parole, perfettamente condivisibili. E ci sono molte altre figure di spicco nel PD della medesima opinione ( Emiliani, Puppatto,ecc.)
Forse prima di esternare sul tav e la Valle di Susa sarebbe opportuno tornare a fare politica in modo costruttivo e lasciare da parte le reazioni isteriche caro Presidente. Noi siamo aperti al dialogo e non solo sul tav perché i problemi che ci affliggono e da risolvere in Valle sono tanti e ben più
importanti e pressanti del tav: concentriamoci su questi, non sprechiamo denari su un’opera inutile, solo così faremo un grande servizio al Piemonte e a tutta la Valle di Susa ritrovando unità di intenti e spirito di sereno e costruttivo confronto. Il problema non è di ordine pubblico ma politico: su
questo vogliamo parlare e collaborare, nell’interesse di tutti. Questa è la via maestra per riportare la calma, per depotenziare ed isolare i violenti e trovare soluzioni condivise, moderando anche i toni spesso sopra le righe nei confronti dei sindaci e della popolazione della Valle: siamo gente per bene
anche se qualcuno se ne dispiace! Un cordiale saluto e augurio di buon lavoro.

La risposta di Sergio Chiamparino

Caro Fracchia,
Le conferme alle mie (presumo!) “reazioni isteriche” sono venute dal servizio del TG 3 Rai di domenica sera dove tutti i “pacifici” manifestanti intervistati rispondevano che gli attacchi notturni di cantiere e le manifestazioni con polenta e spezzatino sono “due facce della stessa medaglia”. Più chiaro di così… Quindi meno ipocrisia politica per favore. !

Sarebbe più utile se il PD della Valle e voi sindaci che ne siete l’anima aveste il coraggio di dire che, pur essendo contrari alla TAV (nessuno vuole convincervi del contrario), prendete atto che una maggioranza di cittadini piemontesi italiani ed europei, attraverso i loro rappresentanti democraticamente eletti, ha deciso che la TAV si fa e che quindi bisogna realizzarla nel miglior modo possibile per la Valle stessa. !

Quanto a Renzi essendo, come è noto, Presidente del Consiglio credo abbia qualche strumento nel caso volesse mettere in discussione l’opera… Gradisca i miei più cordiali saluti !

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