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Cronaca

Proposta dell’amministrazione di Borgaro Torinese a Gtt : il 69 si sdoppia, un bus per gli italiani, uno per i rom

Redazione Quotidiano Piemontese

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busIl sindaco di Borgaro Claudio Gambino e l’assessore ai trasporti Luigi Spinelli hanno interpellato Gtt a proposito della linea 69 che unisce piazza Stampalia a Borgaro passando davanti a uno dei campi nomadi più grandi della città, chiedendo l’introduzione di nuovi pullman, con telecamere,  la modifica del percorso del 69 e anche di sdoppiare la linea in modo che ci siano due tipi  di bus separati, uno per italiani e uno per rom con capolinea al campo nomadi.

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“L’undici novembre ci recheremo dal prefetto – illustrano da Palazzo – per chiedere che la questione (il campo Rom in questione è nel comune di Torino, ndr) sia considerata un problema di ordine pubblico. Fino a quella data continueremo a tempestare di chiamate il prefetto e l’assessore ai trasporti Lubatti”. Peccato che Gambino e Spinelli nel prossimo incontro non avranno niente in mano nessuna prova, infatti ad oggi le denunce ai carabinieri di Caselle per i fatti che avvengono sul 69 sono ferme a zero. Difficilmente il prefetto quindi si prenderà carico di una situazione del genere, dove nulla dimostra lo stato di emergenza dichiarato.
Mentre tra i genitori in sala iniziava sempre più a farsi strada l’idea di farsi giustizia da soli, Gambino e Spinelli hanno cercato di smorzare i toni: “Cerchiamo di centellinare le pubblicazioni sui Social network – ha spiegato Spinelli -, in questo modo si innesca un circuito pericoloso. Denunciamo tutto all’autorità pubblica”. Gli ha fatto poi eco Gambino: “C’è il rischio che si creino comitati spontanei e li può succedere di tutto”. Insomma la situazione a Borgaro peggiora di giorno in giorno e tra i borgaresi il livello di sopportazione è arrivato al livello massimo: “I Rom sono persone più tutelate di noi” dicono alcune persone presenti in sala, o ancora: “Bisogna cacciarli”.

Non sono mancate le reazioni politiche alla notizia.

Per Ezio Locatelli, segretario provinciale di PRC, “è una proposta di una stupidità assoluta. Non siamo in Sudafrica ai tempi dell’apartheid, siamo in un Paese dove la Costituzione fa giustamente divieto di qualsiasi discriminazione. I temi della sicurezza e della convivenza, nella misura in cui esistono, si affrontano in altro modo, nel rispetto della dignità di tutte le persone senza discriminazione e distinzione alcuna “di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche e di condizioni personali e sociali”. Quella del sindaco e dell’assessore di Borgaro è l’espressione del degrado in cui è caduta tanta parte della politica istituzionale. C’è da vergognarsi. Un degrado al quale bisogna reagire con forza”

Sulla questione è intervenuta anche l’assessore regionale Monica Cerutti: “Un tema tanto delicato non dovrebbe essere banalizzato. La Regione Piemonte non si sottrae alle proprie responsabilità e prima di tutto abbiamo voluto contattare l’amministrazione comunale per comprendere lo stato delle cose. Non vi sarebbe l’intenzione di portare avanti questo impresentabile provvedimento di sdoppiare la linea del bus che dalla periferia di Torino porta nella cittadina vicina all’aeroporto. La proposta sarebbe stata avanzata da un cittadino e discussa durante un’assemblea aperta. Sarebbe opportuno che la Giunta comunale chiarisse la propria posizione in merito. Noi siamo disponibili a includere l’amministrazione comunale di Borgaro nel tavolo regionale che abbiamo avviato proprio sull’inclusione di rom, sinti, caminanti. […]
Noi abbiamo avviato un lavoro con tutti i soggetti che a diverso titolo hanno a che fare con la questione, compresi rappresentanti degli stessi rom, facendo emergere buone pratiche, a partire dall’inserimento dei bimbi nelle scuole.
Siamo disponibili ad aprire un confronto sul tema anche con l’amministrazione di Borgaro, mettendo da parte provvedimenti discriminatori ma anche inutili posizioni buoniste.”

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