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Cassa integrazione in Piemonte: a ottobre cala rispetto a settembre, ma il 2014 è +2,65% sul 2103. Cortese (Uil): “Manca la politica industriale”

Redazione Quotidiano Piemontese

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incidente lavoro - cascoIn Italia, a ottobre, sono state richieste 118 milioni di ore di cassa integrazione, con un aumento del 13,2% rispetto a settembre, raggiungendo, nei primi dieci mesi, quasi un miliardo di ore (937.339.812). In Piemonte, nello stesso mese, sono state richieste 10.978.643 ore di cassa integrazione, in diminuzione del 15,1% rispetto a settembre (-10,1% ordinaria, -12,4 straordinaria, -34,5% in deroga). I lavoratori interessati sono stati complessivamente 64.580, con un calo di 11.510 unità rispetto a settembre. L’andamento delle ore richieste nelle province piemontesi è stato il seguente: Vercelli +51,2%, Torino +8,3%,Asti -6,8%, Alessandria -43,6%, Novara -44,5%, Cuneo -51,2%, Verbania -71,3%, Biella -72,4%. Nella nostra regione, la variazione percentuale della cassa integrazione per settori produttivi a ottobre, rispetto a settembre, è stata la seguente: industria -14,7%, edilizia -44,9%, artigianato -42%, commercio +22,7%, settori vari -73,8%, per un totale di -15,1%.
Il raffronto 2014/2013 sui primi dieci mesi di ogni anno, fa emergere un aumento del 2,65% delle ore richieste (oltre 111 milioni nel 2014 contro 108 milioni del 2013).
Gianni, Cortese, segretario generale Uil Piemonte, commenta così questi dati: “Mese dopo mese c’è la conferma che la situazione economica del nostro Paese è ancora lontana dalla ripresa. Come hanno dimostrato i recenti dati dell’Istat sul Prodotto Interno Lordo, da ben 13 trimestri l’Italia è in recessione ed ha raggiunto a ritroso i livelli dell’anno 2000. Mancano all’appello investimenti e consumi, mentre continuano a latitare politiche industriali in grado di supportare i settori strategici. Se a ciò si aggiungono gli inasprimenti previsti dalla tassazione locale, non c’è da stare allegri”.

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