Alessandria

Eternit, le motivazioni della sentenza della Cassazione

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Sono state depositate le motivazioni con cui la corte di Cassazione ha annullato la sentenza del processo d’appello Eternit. Per la Cassazione il processo era prescritto prima ancora che il magnate svizzero Stephan Schmideiny venisse rinviato a giudizio. Si legge nelle motivazioni che “Il Tribunale ha confuso la permanenza del reato con la permanenza degli effetti del reato, la Corte di Appello ha inopinatamente aggiunto all’evento costitutivo del disastro eventi rispetto ad esso estranei ed ulteriori, quali quelli delle malattie e delle morti, costitutivi semmai di differenti delitti di lesioni e di omicidio”. In pratica dall’agosto del 1993 era ormai acclarato l’effetto nocivo delle polveri di amianto la cui lavorazione era stata definitivamente inibita proprio in quell’anno, con comando agli Enti pubblici di provvedere alla bonifica dei siti. “E da tale data – si legge ancora nel verdetto – a quella del rinvio a giudizio (2009) e della sentenza di primo grado (13/02/2012) sono passati ben oltre i 15 anni previsti”.

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