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Agli EAD una gara di boulder per ricordare Tito Traversa

Redazione Quotidiano Piemontese

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Agli Eporedia Active Days, che prenderanno il via domani a Ivrea, si terrà la seconda edizione della Tito Traversa Boulder Cup, gara dedicata al giovane arrampicatore eporediese prematuramente scomparso. La prima edizione era stata un omaggio che amici di Tito e praticanti del boulder avevano voluto fare al talentuoso atleta. Visto il grande successo di quell’evento, che aveva portato con sé un grandissimo carico di emozione, quest’anno la prova verrà riproposta e sarà ancora più spettacolare. Ci sarà la gara Open, aperta a tutti – che si disputerà sabato 13 giugno e, domenica 14, le prove per i più giovani: Under 10, Under 12 e Under 14. La Tito Cup 2015 avrà una portata internazionale, al momento sono infatti già iscritti atleti provenienti da Francia, Germania e Bulgaria e pertanto anche il tasso tecnico si prevede di altissimo livello. Le due giornate di arrampicata regaleranno agonismo, ma soprattutto saranno per gli appassionati di questo sport, per gli amici di Tito e per tutti quelli che conoscevano il ragazzo, un’occasione per riunirsi e ricordarlo, facendo proprio ciò che Tito amava fare di più. Arrampicare era una cosa naturale per lui e infatti era considerato da tutti un enfant prodige della disciplina, dotato di grandi doti tecniche, ma anche di una grande determinazione e un’immensa sensibilità.

Il comitato organizzatore degli EAD ha voluto che l’evento fosse aperto e dedicato soprattutto ai più giovani, perché è su di loro che bisogna investire, non solo nello sport, per costruire il nostro futuro. Lo sport in generale, e nello specifico una disciplina dura e impegnativa come l’arrampicata, possono infondere nei giovani quei valori sani che possono farli diventare degli adulti consapevoli e generosi. Proprio come era Tito, che nel suo sport metteva tutto, cuore e testa. A soli 12 anni aveva già conseguito importanti successi internazionali, affrontato e chiuso alcune delle vie più difficili nel panorama europeo, per lo più inespugnabili anche per adulti esperti. In una competizione di boulder dedicata ai ragazzi, dunque, Tito è sicuramente l’esempio migliore cui ispirarsi: un atleta completo, ma anche un amico con il quale molti hanno scalato, un coetaneo che, con sacrificio e passione, tenacia e gentilezza d’animo, è riuscito a raggiungere i più alti traguardi.

A dimostrazione del valore di Tito, oltre alle competizioni di boulder agli EAD, continuano a proliferare diverse iniziative in suo onore. Tra queste, l’intitolazione da parte del campione di arrampicata Stefano Ghisolfi della via, grado 9°, da lui liberata a Gravere il 31 maggio 2014, “T.C.T.” (le iniziali di Tito Claudio Traversa), sulla quale nel 2013 aveva ammirato cimentarsi quel piccolo e tenace scalatore, dal quale era rimasto fortemente impressionato. A conclusione della sua impresa ha detto: “Quando misi le mani su quelle prese mi venne subito in mente lui che saltava da un appiglio all’altro senza peso (…) vorrei che Tito rimanesse nella memoria di tutti, perché oltre a essere una stella dell’arrampicata era soprattutto un bambino fantastico, un po’ timido ma con tantissima energia”. Dal punto di vista educativo, ricco di significato è il progetto didattico, dedicato a Tito, della scuola media Cesalpino di Arezzo, coordinato dal professor Armando Cherici, ormai al suo terzo anno accademico di implementazione. Da ultimo, lo scorso 23 maggio a Tito è stata intitolata la palestra didattica di arrampicata di Val Cardosa a Cartosio, in provincia di Alessandria.

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