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Ambiente

Sabato e domenica impariamo dai volontari della Protezione civile cosa fare in caso di alluvione

Redazione Quotidiano Piemontese

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Alba, Alessandria, Arona, Costanzana, Cuneo, Giaveno, Novara, Ovada, Saluzzo, Sangano, Torino e Verbania: sono 12 le piazze piemontesi che sabato 17 e domenica 18 ottobre aderiranno alla campagna nazionale di comunicazione ‘Io non rischio’.
A seguito di un lungo percorso formativo, 150 volontari di Protezione civile, presenti in diversi spazi allestiti per accogliere il pubblico, illustreranno le buone pratiche per la riduzione del rischio su persone e cose in caso di alluvione, distribuendo ai visitatori il materiale divulgativo e le indicazioni specifiche sul territorio e sul piano comunale d’emergenza.
L’iniziativa, come ogni anno, promossa dal Dipartimento di Protezione civile si realizza grazie alla collaborazione delle istituzioni locali e strutture di Protezione civile. In Piemonte il tema della campagna di comunicazione in questa edizione è “il rischio alluvione”. L’intento è quello di promuovere una comunicazione capace di rendere il cittadino più consapevole delle misure messe in campo in caso di pericolo, nonché del ruolo rivestito dalle istituzioni nel rendere operativi i piani di emergenza dei singoli territori.
“La Regione Piemonte ha da tempo consolidato un sistema di Protezione civile che è da modello per le altre realtà italiane, avendo inoltre il merito di portare il proprio prezioso contributo anche in occasione di numerose emergenze internazionali – afferma l’assessore alla Protezione civile, Alberto Valmaggia – Una rete che è stata possibile creare grazie al lavoro costante di anni, realizzata grazie all’impegno e alla passione costante degli enti locali e soprattutto delle migliaia di volontari presenti sul territorio”.
“Mettere in campo le nostre best practice, sempre più tese non solamente a far fronte alle emergenze ma anche a prevenirle grazie a esercitazioni indirizzate alla messa in sicurezza del territorio, sensibilizzare la cittadinanza circa le misure a cui attenersi in caso di calamità, rassicurandola infine circa le enormi professionalità messe in campo dal sistema di Protezione civile regionale; sono tutti aspetti fondamentali per chi quotidianamente opera a tutela dell’incolumità di ognuno di noi”.
La campagna nazionale di comunicazione “Io non rischio” è giunta alla 5° edizione e impegnerà, su 430 piazze italiane, circa 4000 volontari e 25 sezioni locali di Protezione civile. Reduci di un percorso formativo che ha interessato inizialmente due volontari per regione in uno stage di 10 giorni a Roma, gli stessi operatori sono stati a loro volta formatori in altri numerosi incontri a livello locale.

Per ulteriori informazioni:  www.iononrischio.it/

“Io non rischio” è nata per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico, con il contributo dell’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e della Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica). L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), dell’Ogs (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale), dell’AiPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), dell’Arpa Emilia-Romagna, dell’Autorità di Bacino del fiume Arno, del CamiLab dell’Università della Calabria, della Fondazione Cima e dell’Irpi (Istituto di Ricerca per la Protezione idro-geologica).

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