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Cronaca

Novara, Baby gang prende a calci e pugni boy scout di Corbetta

Redazione Quotidiano Piemontese

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Calci, schiaffi e pugni allo stomaco. Un’aggressione in piena regola.  Domenica 20 marzo alcuni ragazzi di Novara, tra i 16 e i 18 anni, hanno malmenato una squadriglia di boy scout di Corbetta (Milano) di età fra i 13 e i 15 anni.
L’aggressione è avvenuta intorno alle ore 14.30, a Novara, nei pressi del Civico 52 di Via Monte San Gabriele. Secondo le preme ricostruzioni a picchiare i ragazzi è stato una banda di 5 o 6 bulli non ancora identificati. A denunciare l’accaduto sono stati i genitori dei ragazzi. Del fatto poi si è interessato il padre di uno dei ragazzi, il deputato pd Francesco Prina che ha scritto al sindaco e al questore di Novara per chiedere più sicurezza.

I fatti

E’ Prina che ricostruisce i fatti.  “La Squadriglia Volpi del Gruppo Scout AGESCI Corbetta (gruppo composto da sette ragazzi di età compresa tra i 12 e i 15 anni) era sopraggiunta a Novara per soggiornare presso l’ex Seminario Vescovile di Novara, dove hanno svolto tutte la attività scoutistiche previste, compresa la Santa Messa della Domenica delle Palme. Intorno alle ore 14.30, uscendo dall’ex Seminario a piedi per raggiungere la stazione ferroviaria di Novara e prendere il treno per Corbetta sono stati aggrediti da cinque ragazzi, senza motivo alcuno ma solo perché in divisa scout, con zaino e ramoscello di ulivo in mano”.

L’aggressione

“Cinque ragazzi, presumibilmente di età compresa tra i 16 e i 18 anni, intimavano agli scout i motivi per il quale si trovavano ad “invadere” il “loro” territorio, conseguentemente hanno inferto a tutti e sette un pugno sul viso, a questo punto, il capo squadriglia, quindicenne, chiede agli aggressori di lasciarli andare via, ma tre di loro, non gradendo la presa di posizione, si sono avventanti su di esso, buttandolo a terra e picchiandolo, i compagni scout, nel correre in suo soccorso hanno ricevuto analogo trattamento.

“Vi veniamo a cercare”

Nel mentre, arrivava il pullman di linea, che i sette, su suggerimento del capo squadriglia, hanno provveduto a prendere, i cinque aggressori, urlando, hanno intimato loro di rimanere in silenzio e non raccontare l’accaduto a nessuno, altrimenti sarebbero andati a cercarli, poiché durante l’aggressione avevano comunicato la città di provenienza.

I soccorsi

Gli scout una volta giunti a Corbetta sono stati portati dai genitori al pronto soccorso di Magenta dove quattro dei sette hanno riscontrato ematomi, sanguinamenti dal naso, da bocca, orecchie e ginocchia, come riscontrabile dai referti che i genitori, questo pomeriggio, porteranno come denuncia ai Carabinieri della Stazione di Corbetta.

Al momento non si conoscono le identità degli aggressori. I genitori hanno sporto denuncia ai carabinieri. Spiega la madre di uno dei ragazzini picchiati, che ha postato anche una foto su Facebook dei ragazzi sorridenti in pronto soccorso per portare alla ribalta il problema: ” Mio figlio dice che se chiude gli occhi si vede ancora di fronte le facce dei bulli. Denunciare questi atti è doveroso, perché questa banda potrebbe avere già aggredito altri ragazzi. Noi adulti dobbiamo riflettere su quello che manca a questi giovani, perché un adolescente provi gusto nel picchiare un altro senza motivo”.

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