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Società

A Torino il primo RISC Training course con simulazione di conflitto

Redazione Quotidiano Piemontese

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Si svolge a Torino il primo RISC Training course in Italia, dal 26 al 29 luglio presso la sede di MeMo (Via Valprato 68 – Docks Dora). Il RISC, acronimo di Reporters Instructed in Saving Colleagues, è un training gratuito finanziato tramite donazioni e destinato a giornalisti e fotoreporter freelance che operano in aree di crisi e zone di guerra.

Il training forma i partecipanti con nozioni tecniche accompagnate da esercitazioni pratiche e simulazioni di conflitto per permettere loro di crearsi un “kit di pronto intervento” utile nell’affrontare le situazioni di pericolo, che spesso si trovano a fronteggiare nel loro lavoro, e per proteggere la loro incolumità e quella dei colleghi.

Dal 26 al 28 luglio, i 24 partecipanti al RISC – giornalisti e fotoreporter italiani e stranieri – approfondiranno diversi focus, tra lezioni frontali e prove pratiche, che si ispirano ad alcuni studi realizzati dalla Us Military Research: dall’apprendimento di elementi di anatomia, alla diagnosi di particolari malattie o sintomi di alcune patologie come l’infarto, alle tecniche di prevenzione, dagli elementi base del primo pronto soccorso, a cosa fare in caso di ferita da arma da fuoco per se stessi e per i colleghi fino a come gestire lo stress post traumatico a cui spesso sono soggetti i reporter di guerra.

L’ultimo giorno, il venerdì 29 luglio, si svolgeranno tre simulazioni di conflitto in contemporanea, dalle 9.00 alle 12.00 all’interno e all’esterno della sede di MeMo, dove i partecipanti si troveranno nelle condizioni di mettere in pratica le nozioni acquisite nelle precedenti giornate di training: una vera e propria simulazione di conflitto, con fumogeni, armi finte, feriti (manichini a grandezza naturale), scontri e tafferugli dove i partecipanti si metteranno alla prova fisicamente e psicologicamente per proteggere e soccorrere se stessi e i colleghi.

Il training – che si è tenuto, dal 2012 ad oggi, a New York, Londra, Kosovo, Ucraina e in Kenya e ha formato 264 giornalisti freelance – è gestito da RISC, un’organizzazione di beneficenza con sede negli Stati Uniti. Il progetto è nato sull’onda di una tragedia, la morte di due fotoreporter – Chris Hondros e Tim Hetherington a Misurata – il 20 aprile 2011 in Libia. Per Hondros, colpito mortalmente, non ci fu nulla da fare, ma Hetherington, ferito all’inguine da una scheggia, morì dissanguato sul pickup mentre veniva trasportato in ospedale. Nessuno dei colleghi e delle persone presenti in quel frangente fu in grado di intervenire. Il fotoreporter Sebastian Junger, amico di Hetherington, decise quindi di istituire un’organizzazione che, gratuitamente, offra corsi di formazione per giornalisti freelance che operano in aree di crisi perché non si ripeta più la tragedia di Hetherington.

MeMo, che ospita il RISC Training course, è una cooperativa fondata da fotografi di fama internazionale che lavorano nel campo dei diritti umani: Manu Brabo, Fabio Bucciarelli, José Colón, Diego Ibarra Sánchez e Guillem Valle. Dopo aver lavorato con importanti testate ed agenzie, ed essere stati premiati con i più grandi riconoscimenti nel campo della fotografia – il WordPress Photo, il Premio Pulitzer e la Robert Capa Golden Medal – i fondatori di MeMo hanno deciso di unire le forze per sviluppare nuove forme di comunicazione mantenendo l’eredità etica del giornalismo classico. Ad oggi MeMo ha realizzato e sta realizzando diversi progetti come ad esempio: MeMo Mag, MeMo Masterclass, MeMo Factory e il RISC Training course.

MeMo Factory aprirà i suoi spazi al pubblico a partire da fine Ottobre 2016 con un calendario di attività per i professionisti del settore e momenti pubblici di riflessione sugli sviluppi della storia contemporanea.

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