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Cronaca

Nasce con un solo ventricolo: al Regina Margherita le impiantano un cuore artificiale con tecnica usata per la prima volta al mondo

Redazione Quotidiano Piemontese

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La piccola N. è nata nel 2010 nella provincia di Torino.  Era affetta da una grave e rara forma di cardiopatia congenita, il ventricolo unico, dove metà del suo cuore non si era sviluppata correttamente.
Oggi è rinata, grazie a un intervento effettuato per la prima volta al mondo presso l’ospedale Regina Margherita in cui le è stato impiantato un cuore artificiale con tecnica innovativa.

L’iter terapeutico, svolto presso la Cardiologia e la Cardiochirurgia Pediatrica del Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretti dalla dottoressa Gabriella Agnoletti e dal dottor Carlo Pace Napoleone), è consistito in 3 interventi chirurgici: uno in epoca neonatale, uno a 6 mesi e l’ultimo a 4 anni di vita.

Da ottobre in lista di attesa

Purtroppo questi interventi non sono stati sufficienti a garantire un corretto funzionamento del suo cuore che progressivamente è andato incontro a numerosi e progressivi episodi di scompenso cardiaco. Per questo motivo, lo scorso ottobre la piccola N. è stata inserita nella lista di attesa per essere sottoposta a trapianto di cuore.

Durante uno dei ricoveri necessari per il suo precario stato di compenso si è verificato un arresto cardiaco che ha richiesto una rianimazione di circa 2 ore. Non essendoci stato recupero, è stata impiantata una assistenza cardiocircolatoria con una pompa esterna che ne ha consentito la sopravvivenza. Questi dispositivi sono in grado di assistere i pazienti per circa 2-3 settimane, dopo di che devono essere sostituiti con sistemi di più lunga durata, il cosiddetto cuore artificiale. La complessa anatomia del cuore di N. però rendeva questo passaggio estremamente difficile e pericoloso, avendo lei un solo ventricolo cardiaco invece di due. I casi simili descritti nella letteratura mondiale sono pochissimi e con pessimi risultati.

Strategia unica al mondo

Per N. è stata utilizzata una strategia mai tentata prima al mondo, costituita da numerosi passaggi intermedi che hanno richiesto circa 2 settimane per sostituire gradualmente la prima forma di assistenza cardiocircolatoria con il cuore artificiale. In queste 2 settimane il cuore di N. si è potuto adattare all’impianto del cuore artificiale, che è stato eseguito con successo lo scorso marzo. Questo le ha garantito la sopravvivenza fino al trapianto di cuore, che è stato eseguito con successo a metà luglio dall’equipe del dottor Pace. La piccola N. è stata dimessa il 18 agosto e sarà seguita ambulatorialmente.

Questo approccio sequenziale alla sostituzione dell’assistenza cardiocircolatoria con il cuore artificiale rappresenta una novità interessante che è stata già presentata al panorama scientifico internazionale, resa possibile dalla perfetta integrazione delle equipe di Cardiochirurgia, Cardioanestesia e Cardiologia Pediatrica, afferenti al Dipartimento di Pediatria e Scienze Pediatriche, diretto dalla dottoressa Franca Fagioli.

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