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Cronaca

Immigrazione: l’assessora Monica Cerutti risponde al sindaco di Domodossola

Redazione Quotidiano Piemontese

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«Quello che ho subito da Lucio Pizzi, sindaco di Domodossola, è un attacco feroce e strumentale. Il messaggio che trapela dalle sue dichiarazioni è che io sia la responsabile dell’aumento della criminalità e del propagarsi delle malattie dovute all’immigrazione. Mi si accusa di voler riempire i comuni italiani di migranti e vengono messe in relazione le politiche regionali con alcuni drammatici fatti di cronaca. Chi ci accusa alimenta una polemica penosa in giorni tristissimi, le 26 donne che sono state trovate morte sopra un’imbarcazione approdata a Salerno erano criminali o portatrici di malattie?». Così Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte, risponde al sindaco di Domodossola che nei giorni scorsi si è scagliato contro l’esponente della Giunta regionale.

«Il compito di chi governa è quello di amministrare una comunità, anche nelle sue complessità. Chi guida una comunità non ha solo il compito di tagliare nastri alle inaugurazioni, non può neppure permettersi il lusso di aizzare i propri cittadini contro il più debole solo perché tra qualche mese ci saranno le elezioni. Chi guida una comunità deve affrontare le problematiche e cercare di risolverle. Come amministratrice pubblica ho scelto insieme a molti sindaci piemontesi di gestire i flussi migratori in condivisione. Con responsabilità abbiamo accettato di avviare un percorso che cercasse di cancellare l’equazione, ormai banale e pericolosa, che vuole il migrante come un criminale che porta malattie o che ci ruba il lavoro, sapendo o ignorando che i dati ci restituiscono una verità assolutamente opposta. Chi si è tirato fuori strumentalmente da questa strada lo ha fatto nella consapevolezza che la sua parte dovrà necessariamente farla un altro amministratore locale. La logica della salvaguardia del proprio orticello è sempre dannosa» ha continuato Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte.

«Io credo che la politica debba riappropriarsi del proprio ruolo. Si può, anzi si deve, discutere, ma lo si deve fare nella consapevolezza che una volta indossata la fascia tricolore la campagna elettorale è finita» ha concluso Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte.

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