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Le immagini del concerto dei Depeche Mode al Pala Alpitour

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo tre anni dal loro ultimo passaggio nella nostra città, ecco di nuovo a Torino, in un gremito Pala Alpitour, i Depeche Mode, veri eroi dell’elettropop mondiale, partiti nel lontano 1980 da Baslldon e forti di un successo planetario e di quasi quarantanni di carriera.

Oltre cento milioni di album e incuranti del tempo che passa, Dave Gahan, Andy Fletcher e Martin Gore, continuano a girare per il mondo a sfornare album, l’ultimo Spirit del 2017 e a collezionare ovunque soldout.
Andare ad un loro show significa partecipare ad un evento unico, ad una vera e propria seduta messianica, il sui sacerdote è Dave, che porta il pubblico lungo il suo cammino fatto di inquietudini di vita.
Un concentrato di energia e teatralità, voce e fisico rimasti intatti, Dave Gahan è una delle ultime icone mondiali della musica, personaggio oltre il suo stesso ruolo di frontman della band.
Ogni brano è un momento di questa lenta discesa nel suo mondo, fatto di luci ed ombre, un uomo che ha superato dipendenze ed è stato vicino alla morte, tanto da esorcizzare il tutto con la sua musica.

Tutti aspettano il maestro di cerimonia che compare sullo sfondo davanti ad uno schermo che è un vero caleidoscopio di colori, ed è Going Backwardsad aprire le danze, dal nuovo album, perché stare fermi è davvero impossibile. Ma se Dave catalizza l’attenzione è Martin Gore, vero demiurgo delle musiche e di molti testi della band a tenere alta la tensione, mentre Andy dall’alto del suo scranno offre le basi tutte elettroniche al rito.

Il concerto procede toccando un po’ tutta la carriera della band, che esegue in particolare brani da Ultra, vero album seminale della band, con pezzi come It’s No Good, Barrel of a Gun vera gemma della loro discografia, Useless, Insight e Home. Invece da Playing the Angel, A Pain That I’m Used e la meravigliosa Precious, che vede come protagonista l’intermezzo di Martin Gore. Di Songs of Faith and Devotion prima la ipnotica In Your Room e negli encore l’immancabile Walking in My Shoes, vero momento di partecipazione corale di tutto il pubblico. Qualche passaggio anche su Black Celebration con Stripped e A Question of Time. Ma è sugli immancabili capolavori Enjoy the Silence e Never Let Me Down Again che il pubblico abbandona i posti per alzarsi in piedi e farsi trasportare dal ritmo. Personal Jesus chiude il concerto, oltre due ore di trasporto emotivo, senza sosta.
Questa è solo la prima data, perché lunedì i Depeche replicano, biglietti ancora disponibili.

Foto e report Paolo Pavan/QP

La scaletta completa: Going Backwards, It’s No Good, Barrel of a Gun, A Pain That I’m Used To, Useless, Precious, World in My Eyes, Cover Me, Insight, Home, In Your Room, Where’s the Revolution, Everything Counts, Stripped, Enjoy the Silence, Never Let Me Down Again

Encore:Strangelove, Walking in My Shoes, A Question of Time, Personal Jesus

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