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Piemonte

Politecnico di Torino e Reale Mutua: evoluzione per migliorare le “scatole nere” delle auto

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il Dipartimento di Automatica e Informatica (DAUIN) del Politecnico di Torino, attraverso un percorso di ricerca all’interno dell’accordo quadro stipulato nel 2010 e rinnovato nel 2015 tra l’Ateneo e Reale Mutua, collaborerà con la compagnia subalpina nella progettazione e sperimentazione di soluzioni software per la gestione dei dati raccolti attraverso le cosiddette “scatole nere”, i dispositivi telematici che registrano i movimenti di un veicolo, utili per definirne la tracciabilità e la rintracciabilità.

L’utilizzo di questi dispositivi permette infatti la raccolta di informazioni aggiuntive utili per aziende come le assicurazioni, interessate a cogliere il massimo del valore aggiunto dell’applicazione telematica: è così possibile disporre di informazioni dettagliate riguardanti lo stato del mezzo, le sue prestazioni, le condizioni della strada, i dati caratterizzanti i percorsi, consentendo anche la realizzazione di nuovi servizi a valore aggiunto per i clienti. Informazioni che possono essere adoperate, ad esempio, per fornire ai guidatori un riscontro immediato circa lo stile di guida da adottare per ridurre lo stress, ottimizzare i consumi e aumentare la sicurezza.

Una ricerca, nell’ambito di una più ampia strategia relativa ai Big Data, affidata da Reale Mutua al Dipartimento, che si articola in quattro fasi per la durata di dodici mesi complessivi, e che permetterà di studiare approcci innovativi basati su strumenti informatici per migliorare la gestione di queste informazioni: il Dipartimento supporterà la compagnia nella realizzazione di un’analisi delle soluzioni telematiche già in uso, per poi individuare sia il valore dei dati aggregati rilevati sia di quelli grezzi, su cui costruire la progettazione di una nuova soluzione per l’immagazzinamento e la gestione del flusso di informazioni. Verrà studiata inoltre la possibilità di integrare dati da ulteriori sorgenti in grado di “aumentare” quelle provenienti dalle scatole nere, come geo-referenziazioni, dati metereologici, situazione del traffico.

Il professor Fabrizio Lamberti, responsabile della ricerca, e la professoressa Elena Baralis, coordinatrice del Collegio di Ingegneria Informatica, del Cinema e Meccatronica, spiegano che “quello assicurativo rappresenta un ambito ideale per la sperimentazione delle nuove tecnologie informatiche come l’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico, i Big Data e l’analisi predittiva o visuale, che consentono di elaborare velocemente una mole di informazioni sempre più grande ed estrarne conoscenza direttamente utilizzabile dalle aziende in un’ottica di miglioramento continuo dei prodotti e dei servizi offerti”.

Diventa infatti sempre più importante per le compagnie di assicurazioni trovare nuove applicazioni per la tecnologia attuale e acquisire le capacità necessarie per gestire il patrimonio informativo internamente all’impresa. Ad oggi, infatti, il modello adottato prevede spesso che le scatole nere utilizzate con finalità assicurative siano gestite da società specializzate, che rendono disponibili solo dati aggregati su base periodica: per una compagnia di assicurazioni, avere il controllo su tali informazioni significa poter incrociare diverse fonti dati, interne ed esterne – dati di mobilità, demografiche, sociali, ambientali – e poter progettare nuove soluzioni di business come la profilazione dei clienti e la predizione del rischio.

«È estremamente importante che il mercato assicurativo, oggi, individui nuovi servizi a valore aggiunto sulla base di informazioni che la tecnologia potrebbe rendere disponibili in futuro – ha dichiarato il Direttore Generale di Reale Mutua, Luca Filippone – Ancora più importante è, però, acquisire le capacità necessarie per gestire il patrimonio informativo internamente alla Compagnia. Per questo scegliamo di fare squadra con una eccellenza torinese e italiana con cui collaborare su questi temi, senza precluderci anche un eventuale ampliamento di partecipanti a questo laboratorio congiunto. Essere partner del Politecnico di Torino ci inorgoglisce e ci permette di affrontare le sfide che il mercato ci pone, sviluppando sempre più nuove soluzioni di business».

“L’attuale evoluzione delle tecnologie sta aprendo possibili scenari di cambiamento di settori industriali apparentemente meno permeabili dalle trasformazioni prodotte dall’innovazione, come quello delle assicurazioni. Si tratta di un settore per la sua complessità darà un contributo significativo alla messa a punto di nuove tecnologie e alla creazione di nuove opportunità di sviluppo. In tale contesto questo accordo mostra la capacità del Politecnico, anche attraverso i nuovi Centri interdipartimentali come quello sugli “Smart Data”, di trasferire conoscenze alle imprese e portare il proprio qualificato contributo nei processi di innovazione e di digitalizzazione di tali settori” conclude Emilio Paolucci, Vice Rettore al Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Torino.

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