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Biella

Musicista di Biella ricoverato negli Usa, sui social scatta la gara di solidarietà

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dallo scorso anno è costretto a stare a letto, senza poter lavorare e senza poter suonare. Una situazione difficile ma non critica quella di Francesco Beccaro,  musicista biellese che da una decina di anni vive e lavora  a New York. Colpito da colite ulcerosa è stato ricoverato in ospedale ma, non copertura assicurativa, non può essere curato a dovere. Per questo ieri da New York è partita dagli amici e i colleghi una campagna di sensibilizzazione per raccogliere fondi per aiutare l’artista che ha già raccolto 1000 dollari.

“Francesco Beccaro – si legge sui social – oltre ad essere un musicista eccellente è un caro amico da tempo. Da una decina d’anni circa vive a NY come musicista ed insegnante. Lo scorso anno gli è stata diagnosticata una malattia che da mesi lo costringe a stare a letto bloccato, senza poter lavorare, senza poter suonare. Come molti sapranno la situazione sanitaria negli USA è veramente una merda (se sei carico di soldi FORSE riesci a curarti…) Francesco ha bisogno di aiuto per cure e assistenza, e per poter permettere ai familiari di stargli vicino oltre oceano”.

Qui il link alla campagna su Go Fund Me creata per aiutarlo.

AGGIORNAMENTO 4 febbraio

Ci hanno segnalato una serie di precisazioni pubblicate da Francesco Beccaro sul suo profilo Facebook, che riportiamo qui di seguito

Sono infinitamente grato per il supporto, l’amicizia, i messaggi, la vicinanza e le inaspettate donazioni ricevute, finora, in questi giorni. Grazie di cuore!!!

Mi sembra dovuto chiarire alcune imprecisioni che sono state pubblicate in Italia:
– non è vero che non sono coperto da assicurazione medica: sono anni che grazie ad ObamaCare ho un’assicurazione sanitaria. È vero che nel corso di questa malattia ci sono stati degli intoppi burocratici (purtroppo comuni in America), per questo motivo ci sono stati tempi di attesa piuttosto lunghi fra una terapia e l’altra.
– Il CrowdFunding è un’iniziativa da me inaspettata partita da amici e colleghi newyorkesi come aiuto in un momento in cui la salute non mi permette di lavorare. La vita di New York è molto cara e a questo si aggiungono spese mediche (l’assicurazione ne copre solo una parte): qui è pratica comune aiutarsi fra colleghi a superare queste situazioni.
– Purtroppo la mia condizione fisica descritta dagli articoli è reale (la colite ulcerosa è una malattia che allo stato grave è estremamente debilitante), ed è vero che ci sono voluti mesi prima che la malattia sia stata individuata. Voglio rassicurarvi che ora sono seguito da ottimi dottori e sto ricevendo tutte le cure necessarie.

Mi spiace di non essere riuscito a pubblicare questo post prima ma le cure che sto facendo mi impediscono di essere attivo ogni giorno.

Sono estremamente colpito dall’effetto dimostratomi da tutti: grazie, grazie, grazie!!!

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