Cultura

Ludovica Carbotta trasforma le Ogr di Torino nello spazio di produzione dei padiglioni

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Da martedì 1 a domenica 6 novembre OGR Torino ospiterà la mostra I come from outside of myself di Ludovica Carbotta. L’allestimento è il contributo inedito delle OGR Torino a The European Pavilion – il programma artistico che proseguirà a Roma dal 17 al 19 novembre, nato dalla volontà di The European Cultural Foundation, insieme a Fondazione Camargo, Fondazione Kultura Nova e con il supporto di Fondazione CRT – per interrogarsi insieme a numerose istituzioni europee sulla mancanza di un padiglione europeo nelle grandi manifestazioni internazionali.

I come from outside of myself è la proposta dell’artista Ludovica Carbotta per un padiglione ideale: il progetto dell’artista non prevede la costruzione di un edificio stabile, che contenga persone, ma di uno spazio potenziale, che possa essere “contenuto”, una architettura fragile, mobile, che passi di mano in mano, di paese in paese.

L’artista trasforma OGR nello spazio di produzione dei padiglioni, sculture realizzate a partire da calchi e replicate grazie a macchinari autoprodotti che riciclano la plastica. Nella volontà dell’artista questi oggetti godono di una extraterritorialità simile a quella dei padiglioni delta Biennale e, come fossero amuleti, permettono alle persone che li conservano di beneficiare di una protezione che travalica le garanzie di un singolo stato-nazione.
L’idea di Ludovica Carbotta nasce dalla constatazione della mutabilità dei confini europei e dalla loro valenza simbolica e narrativa: sono permeabili e lasciano grandi libertà di circolazione a beni e persone al proprio interno, ma si fortificano per escludere con violenza chi si trova al di fuori, con le tragiche conseguenze che ne derivano.

In occasione della presentazione del progetto, martedì 1 novembre alle ore 15.00, il Binario 2 diviene spazio di incontro con una tavola rotonda: l’artista invita infatti a dialogare i giuristi Alessandra Donati, Elisabetta Lamarque e Stefano Montaldo, il filosofo Lorenzo Marsili, l’economista Alessandra Venturini e la storica dell’arte Vittoria Martini, per riflettere sulla natura dei confini europei e sul concetto di cittadinanza europea, tra limiti e possibilità.

Dopo la fase di lancio in OGR, i padiglioni inizieranno a circolare, dando vita ad altre occasioni di dibattito. Il 17 novembre, a Roma, in occasione di The European Pavilion in Rome, l’artista donerà quattro padiglioni ad altrettanti relatori durante una discussione aperta al pubblico. Parteciperanno la sociologa Monica Sassatelli, gli autori di Against Borders – The Case for Abolition Gracie Nae Bradley e Luke de Noronha e il giornalista Nilas Heinskou.

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