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Torino punta sulle energie rinnovabili: via libera a un piano per una CER in ogni cabina primaria entro il 2026
Torino si propone come laboratorio avanzato per la transizione energetica locale, puntando sulla produzione distribuita, l’autoconsumo collettivo e la partecipazione attiva dei cittadini

TORINO – Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato nel pomeriggio una mozione che apre la strada a una svolta significativa per la transizione energetica della città. A prima firma della consigliera Anna Borasi, il documento impegna Sindaco e Giunta a costituire, entro luglio 2025, un gruppo di lavoro interistituzionale con l’obiettivo di promuovere la nascita di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e Gruppi di Autoconsumo Collettivo (GAC) su scala urbana.
Un gruppo di lavoro per l’energia del futuro
Secondo quanto stabilito dalla mozione, il gruppo di lavoro sarà composto, in fase preliminare, da rappresentanti del Comune di Torino, Ireti S.p.A., IREN Smart Solutions, Politecnico di Torino (con l’Energy Center come possibile soggetto di riferimento), Confindustria Torino e dai soggetti già attivi sul territorio nella promozione di CER e GAC. L’obiettivo è ambizioso: costituire almeno una Comunità Energetica Rinnovabile per ciascuna cabina primaria cittadina, entro l’estate 2026.
Semplificare per accelerare
Il documento sottolinea anche la necessità di intervenire per semplificare le procedure tecniche e autorizzative oggi previste per la realizzazione degli impianti fotovoltaici. In coordinamento con il gestore della rete elettrica, il gruppo di lavoro dovrà individuare modalità più snelle per agevolare l’avvio dei progetti, rimuovendo gli ostacoli burocratici che oggi rallentano la diffusione di queste soluzioni.
Una rete più stabile e sostenibile
La mozione evidenzia i benefici delle CER: produzione locale di energia elettrica da fonti rinnovabili (soprattutto fotovoltaico), con scambio tra punti di produzione e consumo su scala di prossimità. Questo modello, si legge nel testo, garantisce maggiore stabilità e controllabilità della rete rispetto all’approccio attualmente dominante basato su grandi impianti centralizzati e distribuzione a lunga distanza. Inoltre, in momenti di forte stress della rete, la diffusione capillare di piccole comunità energetiche consente un alleggerimento significativo del carico.
Un progetto che guarda oltre Torino
La mozione è stata approvata anche grazie a emendamenti presentati dalla consigliera Caterina Greco. In particolare, uno degli emendamenti accolti prevede il coinvolgimento delle amministrazioni comunali degli agglomerati urbani limitrofi, estendendo così la visione del progetto anche al territorio metropolitano.
Verso una Torino energeticamente sostenibile
Con questo atto, Torino si propone come laboratorio avanzato per la transizione energetica locale, puntando sulla produzione distribuita, l’autoconsumo collettivo e la partecipazione attiva dei cittadini. Un passo concreto verso un futuro energetico più sostenibile, resiliente e democratico.
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