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‘Cenone’ stellato, 170 volontari: serata e auguri speciali per 1000 persone in difficoltà a Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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palaisozakiUn menu per le feste preparato da un’eccezionale squadra di chef dell’associazione ‘Chic’, Charming Italian Chef: il presidente di Chic, Marco Sacco (due stelle Michelin), Andrea Alfieri, Andrea Ribaldone e Ivano Ricchebono (una stella Michelin) hanno offerto gratuitamente, con le loro squadre, la loro attività per il Banco Alimentare del Piemonte per un gesto di generosità. Una cena domenica 28, al PalaAlpitur di Torino, per la quale 170 volontari hanno lavorato dietro le quinte, mentre le aziende che sostengono il Banco Alimentare durante l’anno hanno offerto il loro contributo.
“Per la cena ‘Auguri a 1000’, giunta alla sua quarta edizione, abbiamo voluto andare oltre – ricorda il presidente del Banco Alimentare del Piemonte, Salvatore Collarino – il lavoro quotidiano che si svolge al Banco Alimentare. E se durante l’anno forniamo pasti e derrate alimentari a 598 realtà caritative, che a loro volta aiutano 121mila poveri, in occasione del Natale vogliamo incontrare queste persone meno fortunate e condividere con loro un momento di festa per farle sentire accolte e degne di poter gustare una ‘cena’ bella, curata non solo nel cibo, ma anche nell’allestimento in un clima di serenità e gioia”.
“Ci sono tanti amici del settore profit, aziende grandi e piccole – sostiene Collarino – che, spesso in silenzio e senza clamore, si adoperano in mille modi per le persone in difficoltà e sono sempre pronte a donare, anche in un momento di crisi come questo. A loro, in questa occasione, voglio dire grazie anche a nome delle 1000 che sono state qui”.
I 1000 invitati, provenienti dalla città di Torino, sono stati accompagnati da un rappresentante delle oltre 70 strutture caritative, scelte quest’anno. Un volto conosciuto seduto ad ogni tavolo – in tutto 100 tavoli – per sentirsi amici e chiacchierare in un clima di festa degustando deliziose portate. Poi, la generosità dei 170 volontari, tra cui tutto il personale del Banco Alimentare, per servire ai tavoli, alcuni anche molto noti, come l’Arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, e il sindaco, Piero Fassino, che ‘prestati’ a fare i camerieri. E, per la prima volta, il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.
“Sono 6 milioni gli italiani – sottolinea Martina – che soffrono di povertà alimentare, con più di 400mila bambini. Le cifre danno il segno di quanto sia grave il problema. Per questo siamo qui a Torino a testimoniare che il governo c’è. Abbiamo distribuito proprio nelle scorse settimane circa 65mila tonnellate di alimenti che attraverso gli enti caritativi e lo straordinario lavoro dei volontari arrivano sulle mense o nelle case di chi ha più bisogno”.
“Fino al 2020 abbiamo approvato un piano di sostegno alimentare – spiega – con oltre 400 milioni di fondi europei e 70 milioni di risorse messe dallo Stato. Non basta e proprio per questo nella legge di stabilità abbiamo stanziato ulteriori 12 milioni per altri acquisti di cibo. Siamo al lavoro anche sul fronte della lotta agli sprechi alimentari, che potrebbero essere recuperati virtuosamente per l’assistenza ai poveri. Solo in Italia si gettano nella spazzatura 10 miliardi di euro di alimenti”.
“Sono grato ai volontari del Banco Alimentare del Piemonte per aver ideato quattro anni fa questa esemplificativa cena di solidarietà, oggi ancora più grato per la presenza di due volontari d’eccezione: il ministro Martina e il presidente di Anci Fassino, per servire a tavola con noi i più poveri”, afferma Andrea Giussani, presidente della Fondazione Banco Alimentare.
“In questi ultimi tre anni, in cui le risorse per combattere la povertà sembravano a rischio mentre i poveri aumentavano drammaticamente, abbiamo collaborato più strenuamente con le istituzioni italiane ed europee. L’approvazione del Fead e del Fondo nazionale ci confortano e ci incoraggiano anche per il lavoro di recupero delle eccedenze alimentari e lotta allo spreco, che sarà il nostro principale obiettivo all’interno di Expo 2015″, aggiunge.
Marco Sacco, del ristorante Piccolo Lago di Verbania, alla sua terza partecipazione, in qualità di presidente dell’Associazione Chic, che ha aderito all’iniziativa coinvolgendo anche gli altri chef, dichiara: “Noi lavoriamo tutto l’anno al massimo livello della gastronomia. Farlo per un pubblico speciale è molto impegnativo, dato il numero di commensali, ma un vero piacere. Dedichiamo agli ospiti una giornata del nostro quotidiano”.

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