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Piemonte

Intanto Cota vede Marchionne e lo stabilimento. A Detroit, non a Mirafiori

Franco Borgogno

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Finalmente il clou della visita negli Usa per il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota: l’incontro con l’a.d. Fiat, Sergio Marchionne e la visita dello stabilimento. Peccato tutto questo sia avvenuto a Detroit e non a Mirafiori: sarebbe costato di meno e sarebbe stato più interessante. Non per Cota che (di seguito trovate il comunicato integrale) scopre con stupore quanto sia grande lo stabilimento (13mila occupati, più o meno come Mirafiori, che ne ha avuti anche 60mila… ma forse non lo sa). Nel testo si ricorda quasi con emozione il fatto che Obama sia stato nello stesso stabilimento per sottolineare l’importanza di quel luogo, di quell’azienda, di quei lavoratori quale simbolo per la ripresa dell’economia americana. Proprio come hanno fatto in Italia lui e Silvio Berlusconi: mai stati a Mirafiori, a vedere lo stabilimento…

Infine, giova ricordare che a fine luglio il presidente della Regione, intervistato sulle prospettive per Mirafiori e sulla possibilità che Marchionne proponesse ricette ‘tramuatiche’ come nel caso di Pomigliano, disse “Gli operai piemontesi le macchine le fanno e bene, non battono la fiacca“. E Torino non è Pomigliano: “Il Piemonte è fatto da gente che lavora e che le auto le produce rispettando tutti i criteri necessari per mantenere un elevato standard di qualità ed un alto livello di produttività. Non c’è bisogno di accordi speciali“. Esattamente quelli che poi ha applaudito come  accordi esemplari. Indipendentemente dall’opinione sull’accordo, pare evidente la differenza di atteggiamento.

Ma ecco il comunicato della visita di Cota a Detroit:

Trasferta in Michigan per il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, in viaggio negli Stati Uniti su invito del Dipartimento di Stato americano.

Il 3 febbraio ha fatto tappa a Detroit, la città dell’automobile. per un incontro con l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, nella sede centrale della Chrysler e una visita dello stabilimento di Jefferson North, dove vengono prodotte la nuova Jeep Grand Cherokee e il Dodge Durango e destinato a produrre il nuovo Suv Maserati.

“Sostengo Marchionne, farà gli investimenti a Mirafiori: è necessaria una corresponsabilizzazione di tutti”, ha detto Cota durante la visita all’impianto, dove è stato adottato, così come tutti gli altri stabilimenti della casa automobilistica americana, il World Class Manufacturing.

Una visita direttamente sulle linee di montaggio, a parlare con gli operai che hanno partecipato in prima persona alla ristrutturazione dello stabilimento pulendo e dipingendo. Qui è venuto anche il presidente Obama per il lancio della nuova Jeep, e proprio da questo bellissimo stabilimento ha rilanciato con forza l’economia americana. (Proprio come ha fatto Berlusconi a Mirafiori, o a Pomigliano… O come ha fatto Cota a Mirafiori… ndr).

Cota si è poi intrattenuto con l’ad Sergio Marchionne nella sede centrale della Chrysler, uno stabilimento superato solo dal Pentagono per grandezza e che dà lavoro ad oltre 13.000 persone. Sul tavolo anche Mirafiori e le sue prospettive. “Mirafiori è uno stabilimento di qualità, sempre all’avanguardia – ha sostenuto il presidente – L’approccio deve essere più positivo: abbiamo degli ingredienti fantastici che dobbiamo cucinare. Dobbiamo far sapere come può diventare Mirafiori. I nostri lavoratori non sono da meno rispetto agli americani, anzi la nostra tradizione ci offre una marcia in più e lo dimostreremo”.

In serata trasferta a Dallas Fort Worth, dove la Lockheed Martin produce i jet F35 realizzati in parte nello stabilimento di Cameri (Novara).

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